Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dopo il trasloco soffre il mercato dell'antiquariato

Fonte: L'Unione Sarda
14 luglio 2015


BUONCAMMINO. L'appello

 


Brulicava di cagliaritani e turisti, il mercatino nella terrazza del Bastione di Saint Remy, fino a quando non sono iniziati i lavori per impermeabilizzare il pavimento ed evitare, così, le infiltrazioni d'acqua nella Passeggiata coperta. Ora i cagliaritani tra le bancarelle sono pochi e i turisti sono scomparsi, ma in compenso gli artigiani che espongono la propria merce pagano di più: «La tassa per l'occupazione del suolo pubblico è del 50 per cento superiore a quella che pagavamo al Bastione, dove s'incassava molto di più», lamenta Pierpaolo Manca, presidente e fondatore di “Vivicastello”, cioè l'associazione che ha in concessione da undici anni la terrazza del Saint Remy.
I lavori del Comune al Bastione sono inevitabili, e Manca lo sa. «Siamo stati noi a scegliere, come alternativa, i giardini di fronte all'ex carcere di Buoncammino», sbuffa Manca, «ma non immaginavamo che altri cantieri avrebbero impedito l'accesso al viale a chi viene da Porta Cristina. Qui si può arrivare solo dalla salita da piazza d'Armi o da viale Sant'Ignazio».
Crisi di pubblico e ovvia crisi di incassi: il mercatino langue, e con esso i circa venti espositori: piccoli artigiani, hobbisti, collezionisti e pittori, che vendono le proprie creazioni. Il venerdì, il sabato e la domenica poche persone osservano gli oggetti in vendita. Però si pagano oltre mille euro di suolo pubblico, contro i settecento del Bastione. «Chiediamo al Comune», si accalora Manca, «di fare in modo che l'impresa impegnata al Saint Remy acceleri i tempi, in modo che a settembre sia riaperta almeno una parte della terrazza del Bastione». (l. a.)