Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Nell’isola 57mila famiglie sono in difficoltà

Fonte: La Nuova Sardegna
14 luglio 2015

POVERTÀ


In Sardegna ci sono oltre 57mila famiglie, per un tortale di circa 130mila persone, in stato di povertà assoluta. Il 10 per cento dei sardi, dato superiore alla media nazionale pari al 9 per cento, non ha i mezzi per arrivare a fine mese in maniera dignitosa. Partendo da questi dati dell’Istat del 2013 che «L’alleanza contro la povertà» ha elaborato un progetto dettagliato - presentato ieri con una conferenza stampa convocata a Cagliari - per l’introduzione del Reis, reddito di inclusione sociale. Un’iniziativa nazionale che è stata promossa dal tavolo regionale dell’Alleanza contro la povertà, a cui hanno aderito diverse associazioni (Acli, Cgil, Cisl, Uil, Azione cattolica, Adiconsum, Associazione Banco alimentare della Sardegna, Anci, Arci, Caritas, Carta di Zuri, Centro diurno Don Orione, Cnca, Confcooperative, Fish Sardegna Onlus, Forum terzo settore, Jesuit social network, Legautonomie, Salesiani per il sociale, Sardegna solidale e Unitalsi. In autunno inizierà una raccolta firme, con banchetti in tutta l’isola, per una legge di iniziativa popolare che introduca il Reis. «Non si tratta di un mero sostegno al reddito ma di uno strumento di welfare perchè unisce all’erogazione economica un quadro di servizi e un programma di inserimento al lavoro. In Europa, solo Italia e Grecia non hanno uno strumento di questo tipo per contrastare la povertà», ha precisato Fabio Meloni presidente regionale delle Acli. Il Reis si rivolge a chi si trova in stato di povertà assoluta, compresi gli stranieri a patto che risiedano da almeno un anno in maniera regolare in Italia.