Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Manca il numero legale, salta anche la seduta di oggi

Fonte: L'Unione Sarda
8 luglio 2015

CONSIGLIO. Non passa la mozione sulla collezione Ugo. Medau Su Cramu, nuova istanza

 

Dopo 40 anni si pensava che fosse giunta l'ora. E invece no: la collezione civica di arte contemporanea dovrà attendere ancora qualche giorno prima di poter ricevere l'illustre intitolazione legata al nome del suo inventore, Ugo Ugo, storico direttore della Galleria comunale d'arte negli anni 70. Non è passata ieri in Consiglio, per mancanza del numero legale, la mozione con cui veniva chiesto il relativo riconoscimento, in coincidenza con il quarantennale dell'inaugurazione della collezione ora in mostra a Palazzo di Città dopo che per decenni è stata dimenticata nei magazzini comunali: senza il supporto dell'opposizione, i 20 voti della maggioranza non sono bastati (ne servivano 21) per far nascere ufficialmente la collezione d'arte Ugo Ugo e far conoscere agli ignari cagliaritani anche il nome del suo creatore, come proposto sulle pagine del nostro giornale da un allievo dell'ex direttore della Galleria comunale, l'artista Enrico Corte.
RICONVOCAZIONE Così la seduta di ieri sera si è conclusa prima del previsto, con tutta una serie di argomenti slittati alla prossima settimana, forse martedì quando il Consiglio verrà riconvocato. «Rivoteremo la mozione al prossimo Consiglio», spiega la prima firmataria Francesca Ghirra, impegnata in questa battaglia con i capigruppo e i componenti di maggioranza della commissione Cultura. «Certamente stupisce che l'opposizione non abbia votato: si tratta di un riconoscimento simbolico atteso da 40 anni su una collezione che dà lustro alla città». Salta dunque l'appuntamento di oggi, che avrebbe riportato in Aula la discussione sul Teatro lirico, e tutta una serie di mozioni come quella, molto attesa, presentata da Secchi e Dore sugli abbonamenti Ctm scontati per le famiglie numerose.
VERTENZA Intanto ieri, davanti al Municipio, c'erano gli abitanti di Medau Su Cramu: in un'istanza al sindaco chiedono di «bloccare le ruspe», in attesa delle sentenze definitive, ed evitare la demolizione della casa dei fratelli Porcu, già sfrattati. Su questo Anselmo Piras annuncia un'interrogazione urgente.