Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico nella tempesta Declassamento vicino

Fonte: La Nuova Sardegna
29 giugno 2015

Soprintendente: il bilancio 2014 è in rosso di 5 milioni
Il rischio è di passare da Fondazione a teatro di serie B


di Walter Porcedda

CAGLIARI Lirico verso il declassamento a teatro di tradizione. Lo conferma l’attuale Soprintendente Angela Spocci che ieri ha convocato una conferenza stampa per esporre il bilancio 2014 votato dal Cdi e che vede un rosso di 5,3 milioni (favorevoli il sindaco Massimo Zedda e i consiglieri di Comune e Regione, Mario Marchetti e Alessio Loi. Contro il rappresentante del Ministero Tore Cherchi, assente quello della Fondazione del Banco di Sardegna, Francesco Boggio). Con conti di tale tenore, frutto di un’analisi redatta dalla consulente Donatella Masala richiamata per questo lavoro dal Cdi (il suo disturbo è stato pagato con 15 mila euro) c’è poco da fare. Se è questo il bilancio in base alla Legge Bray sulle Fondazioni liriche, la maggiore azienda culturale sarda sarebbe fuori. Declassata. Ovviamente la Spocci si chiama fuori per le responsabilità riferite al bilancio. «Ho ereditato questa situazione e cerco di fare il meglio – ha detto, senza additare dei colpevoli precisi –, ma il passivo di 5 milioni è frutto di un’opera di pulizia di bilancio sui crediti dal 2003. Questi devono essere per legge certi, liquidi ed esigibili per poterli iscrivere a bilancio». La Soprintendente si riferisce a 4 milioni e mezzo di euro, tra questi il credito di un Por (2003) di 2 milioni e 350 di cui la Regione è debitrice nei confronti del teatro ma ovviamente non può spiegare, anche perchè, come la stessa Spocci ha osservato, è in Sardegna solo dal 6 febbraio 2015 (giorno della nomina ndr) perchè non siano mai diventati “esigibili” e come, per diversi esercizi precedenti siano stati segnati in bilancio con il segno più e ora con quello meno. Così vale per un progetto Arcus di 500 mila euro e altri crediti. Per il 2014 la Spocci ha evidenziato come un aumento della produzione ha portato l’aggravio di un milione. Il passivo per altro porterà alla perdita della premialità Mibac di un milione e 200 mila euro. Ma il rischio concreto è il passaggio da Fondazione a teatro di tradizione. La Spocci vorrebbe evitarlo anche perchè la Sardegna – così sostiene la Soprintendente – è, rispetto ad altre realtà italiane, fortemente penalizzata sul piano culturale. «Dobbiamo scongiurare il pericolo – dice – La Sardegna non può essere privata della sua prima industria culturale. No al declassamento. Faccio appello per un impegno preciso a Regione, Comune e Fondazione Banco di Sardegna: un impegno forte per impedire che ciò accada». La Spocci vorrebbe per questo «aumentare la produzione di danza, lirica e sinfonica» cercando anche il confronto con i sindacati. Tutta altra musica quella suonata mezz’ora prima proprio davanti al teatro dall’opposizione comunale. Giuseppe Farris, capo del Pdl al Comune ha puntato l’indice su quel bilancio 2014. «E’ fuorviante e non veritiero» ha detto il politico, rincarando: «Molte delle operazioni inserite riguardano esercizi precedenti, errori e omissioni». E mostra uno specchietto dove con un diverso conteggio un altro ipotetico bilancio 2014 chiuderebbe con 33 mila euro in attivo.