Ansa News
Comincia la volata in vista delle elezioni comunali a Cagliari nel 2016. Associazioni culturali, organizzazioni no profit, circoli e movimenti politici insieme per "Cagliari Città Capitale", laboratorio che punta, attraverso un percorso autonomo rispetto ai poli di centrodestra e centrosinistra a un programma politico-amministrativo e a una coalizione civica. "Vogliamo aprire la discussione in città - ha detto Enrico Lobina, consigliere comunale Sardegna sovrana, uno dei promotori del 'patto' - ma non solo. E' una tappa di un processo generale chiamato 'Agenda 2019' e quindi in vista anche delle prossime regionali".
Un'intesa con una forte componente autonomistica. Hanno sottoscritto il documento anche Assotziu consumadoris, Circolo Chavez, Circolo Me-Ti, Costituente sardista, Progres, Sardegna sostenibile e sovrana, Sardigna libera. "Abbiamo l'ambizione di realizzare uno sviluppo ecocompatibile ed ecosostenibile - ha detto Claudia Zuncheddu, Sardigna libera - Ci troviamo di fronte a una crisi dei blocchi tradizionali che hanno amministrato la città in questi anni. Noi abbiamo un progetto diverso, aperto: dobbiamo creare massa critica. Ce lo chiedono le nostre comunità".
Un quadro da cambiare, secondo Cagliari Città Capitale.
"Negli ultimi quattro anni (2011-2014) - si legge nel patto costitutivo - gli abitanti sono diminuiti più che nel quadriennio precedente (2008-2011). Gli iscritti ai centri servizi per il lavoro nel capoluogo sono passati da 29.700 a 37.070. Il tasso di disoccupazione, dal 2007 a oggi, è passato dall'11 al 19 per cento". Una proposta alternativa, hanno spiegato i promotori: "Non ci interessano i nomi - ha spiegato Lobina, rispondendo alle domande sul percorso che dovrebbe portare a un eventuale sindaco - e non siamo necessariamente contro qualcuno: ci interessano il metodo e la ricerca di soluzioni".