Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

È Starace la scommessa di Barazzutti

Fonte: L'Unione Sarda
6 marzo 2009


Affronterà Hrbaty nel primo singolare. A seguire Seppi-Lacko

I pezzi di ricambio restano nel magazzino dell'officina Italia. Dove Corrado Barazzutti da tre giorni smonta e rimonta la squadra di Coppa Davis. Con la speranza di battere la Slovacchia, giocarsi i playoff e riaprire le porte della serie A. Cagliari porterà anche bene agli azzurri che sul centrale di Monte Urpinu non hanno mai perso. Ma il capitano non cambia motore. E il sorteggio affida a Potito Starace, preferito a Fabio Fognini pur senza essere alla massimo della forma fisica, il compito di strappare a Dominik Hrbaty (cinque anni fa numero 12 della classifica mondiale) il punto che agli azzurri serve per partire con il piede giusto.
Il resto dovrà farlo Andreas Seppi, opposto per la prima volta a Lukas Lacko e condannato a portare a casa un solo risultato: la vittoria nel secondo singolare. Per confermare di esser finalmente diventato il capofila azzurro dopo il taglio doloroso quanto inevitabile di Simone Bolelli. Ma soprattutto per tamponare un eventuale passo falso di Starace in vista di un doppio ad alto rischio per gli italiani. Anche se contro Michal Mertinak e Filip Polasek, due specialisti accreditati del trentesimo posto nella classifica mondiale, difficilmente scenderanno in campo Fabio Fognini e Flavio Cipolla. Schierati da Barazzutti soprattutto per togliere pressione a Starace. E sostituibili, uno solo oppure entrambi, sino a mezz'ora prima dell'inizio della partita.
Il sorteggio, ieri mattina nella sala consiliare del Municipio di Cagliari, diventa quindi un semplice atto notarile alla presenza dei nonni ancora giovani del tennis italiano: Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli, trasformati in uomo e donna immagine nell'operazione pulizia voluta dal presidente della Federazione Angelo Binaghi dopo la decapitazione sportiva di Adriano Panatta. Se nella finale persa nel 1980 contro la Cecoslovacchia giocare prima o dopo con Lendl e Smid poteva diventare un vantaggio per gli azzurri, oggi, contro gli eredi di quella che ventinove anni fa era una grande squadra di Davis, l'ordine dei primi due singolari è diventato un dettaglio quasi senza peso.
Conta forse di più sapere se Starace mente sapendo di mentire quando afferma «mi sento bene e ho recuperato dopo un guaio muscolare». E se Barazzutti gli tiene botta quando garantisce di «aver fiducia in Potito». Sempre che la pioggia non renda ancora più lenta la terra rossa del centrale di Monte Urpinu. Accuratamente trattata dal mago dei campi del Foro Italico Marco Podda per adattarsi al meglio alle caratteristiche degli azzurri. «Una giornata coperta e umida non va bene. Con il sole la superficie è più veloce e la palla cammina», ammette Barazzutti. Ma con o senza ombrello, Starace e Seppi entrano in campo con una certezza che ha fatto del loro capitano l'uomo Coppa per eccellenza. «La Davis cancella la classifica mondiale». Spesso saltano i valori in campo e l'effetto moltiplicatore dell'Insalatiera trasforma per un giorno in giocatori veri anche tennisti condannati a sopravvivere, galleggiando ben sopra i primi cento posti del ranking Atp.
Oggi (si parte alle 10,30), il campo dirà se l'officina Italia voluta da Barazzutti ha finalmente costruito una macchina in grado di reggere l'urto della Slovacchia nei primi due singolari. Per il doppio c'è un giorno di tempo e anche una coppia d'eccezione. «Giochiamo io e Barazzutti», scherza Pietrangeli. E se non fosse uno scherzo?
STEFANO SALONE

06/03/2009