Il presidente della Fondazione Massimo Zedda e gli altri componenti del Consiglio d'indirizzo lo hanno saputo a cose fatte: la sovrintendente del Teatro Lirico Angela Spocci continua a firmare contratti senza informare il Consiglio né - aspetto non secondario, in un ente che gestisce soldi pubblici - darne notizia nell'albo pretorio.
Gli impegni di spesa non sono irrilevanti. Si parla, per esempio, di un contratto d'affitto per un capannone: 720 mila euro per sei anni (proposta, peraltro, a suo tempo avanzata dall'ex sovrintendente Mauro Meli e respinta dal vecchio Consiglio d'amministrazione).
Un altro esempio è stato citato dal vice presidente del consiglio comunale, Paolo Casu, che in un'interrogazione ha chiesto di sapere se «corrisponde a verità» che la sovrintendente abbia sottoscritto «un contratto di consulenza artistica» da 10 mila euro con l'avvocato Cristiano Sandri, segretario artistico del Maggio musicale fiorentino». Casu chiede inoltre se sia fondata la notizia dell'esautoramento di Federico Scoponi, già consulente artistico per la stesura della stagione lirica. «Mi informerò», ha fatto sapere il sindaco. (m. n.)