Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nuovo Amsicora, ancora uno stop

Fonte: L'Unione Sarda
6 marzo 2009

Il Consiglio di Stato non si pronuncia sul ricorso della società che progetta hotel e parcheggi



L'ennesimo no, questa volta sulla richiesta di sospensione della sentenza pronunciata dal Tar a novembre, arriva dal Consiglio di Stato: la Ksa Entertainment, società dei fratelli Sergio e Alessio Raggio che aveva presentato un piano di riqualificazione dello stadio Amsicora, dovrà aspettare quindi il prossimo luglio, quando i giudici decideranno nel merito un altro ricorso, presentato dal presidente della società sportiva.
LA SITUAZIONE I giudici di secondo grado dieci giorni fa hanno respinto con un'ordinanza la sospensiva chiesta dai legali della società. Rimane così ancora in sospeso il progetto per l'hotel da 250 stanze e parcheggio sotterraneo nell'area dello stadio presentato oltre quattro anni fa dalla Ksa - rappresentata dagli avvocati Renato Margelli e Sara Merella -, che aveva già incassato la bocciatura del Tar. In quell'occasione i giudici (presidente Francesco Scano, consigliere Marco Lensi, relatore Tito Aru) non avevano espresso giudizi sul merito del piano di lottizzazione e neppure sugli aspetti urbanistici della proposta, ma avevano stabilito che il ricorso della Ksa contro i dinieghi e le mancate risposte del Consiglio comunale fosse inammissibile per carenza di legittimazione a ricorrere. Tesi sostenuta dai difensori del Comune e dall'avvocato Carlo Dore, che rappresenta un gruppo di soci (insieme a lui anche il fratello Andrea, Antonio Marchi e Piero Puggioni) dell'Amsicora.
L'AMSICORA Diversa la situazione del ricorso - che è stato unificato al primo - depositato dagli avvocati Alessandro e Monica Dedoni per conto del presidente dell'Amsicora Ruggero Ruggeri: il giudizio è stato sospeso. Nei giorni scorsi sono state depositate le copie dei verbali del Cda della società (prima erano state presentate solo le bozze, i giudici avevano richiesto copie conformi alle originali). Si tratta di verbali importanti, perché riguardano l'assemblea generale dei soci del 9 febbraio e del 25 febbraio 2006. «Sono atti da cui si capisce che il presidente non aveva la competenza per lamentarsi sulla mancata approvazione del progetto», spiega Carlo Dore, che rappresenta il gruppo di soci anche in questo procedimento. Prossima udienza il 1 luglio. ( m. r. )

06/03/2009