Perseguitato durante il fascismo, impegnato nella liberazione di centinaia di militari italiani imprigionati a Verona dai nazisti e legatissimo alla città di Cagliari. Esempio di coerenza, modello per tutti. Non ha dubbi Giuseppe Andreozzi, consigliere comunale dei Rossomori: «A Vittore Bocchetta spetta di diritto la cittadinanza onoraria». E così ha presentato una mozione, sottoscritta anche dal sindaco e da due terzi dei consiglieri: il conferimento è all'ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale, prevista oggi pomeriggio.
Nato a Sassari il 15 novembre 1918 e residente a Verona, incarcerato e deportato nei lager nazisti di Flossemburg ed Hersbruck, scultore, pittore, scrittore e accademico, Bocchetta ha trascorso a Cagliari parte della giovinezza. In città, dove ha studiato, ha mantenuto solidi rapporti: spesso partecipa, ancora oggi, a incontri dedicati ai temi della Memoria e Resistenza, nelle scuole e all'Università.
«Vogliamo anche evidenziare - si legge nella mozione - l'attività artistica. Le sue sculture, mirabili esempi di arte contemporanea, sono esposte in importati musei e luoghi pubblici a Chicago, Illinois, Verona e Hersbruck».
E proprio Bocchetta, venerdì dalle 18 alle 21, sarà presente alla mostra personale inaugurata la vigilia del 25 aprile e ancora in corso al Ghetto. “Vita e arte di un antifascista”, frammenti di storia che vivranno in eterno con le sue sculture e i suoi dipinti. (m.lam.)