Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La formula tiene conto dei metri quadri e della tariffa municipale Case e aziende: come calcolare il

Fonte: L'Unione Sarda
22 giugno 2015

 

La Tari non è a carico soltanto di chi possiede una casa: la tassa riguarda tutte le persone che producono rifiuti.
Quindi rientrano all'interno di un'altra macro categoria le “utenze non domestiche”. Si tratta, per citarne alcune, di scuole, teatri, cinema, locali, uffici, ospedali, supermercati, negozi, banche e attività artigianali. Tutte queste tipologie sono inserite da ogni Comune all'interno di una categoria ben precisa sulla quale vengono tarate le due aliquote: anche in questo caso “fissa” e “variabile”.
Per stabilire la quota delle due tariffe il calcolo è uguale a quello che le amministrazioni fanno per le utenze domestiche, ossia la quota fissa per i costi di esercizio e quella variabile sui rifiuti prodotti in un anno.
Per questo motivo, ci saranno delle categorie particolarmente sensibili come ristoranti, trattorie, pizzerie e pub che avranno le aliquote più alte.
Anche per le utenze non domestiche il calcolo della somma lo fa il Comune in cui ha il domicilio fiscale l'attività e invia il bollettino. Quello che cambia è la formula per il calcolo del totale.
L'ammontare della Tari si ottiene moltiplicando i metri quadri calpestabili del locale per la tariffa fissa della categoria di appartenenza. Poi, si aggiunge il prodotto tra i metri quadri e la tariffa variabile e il solito 5% di addizionale provinciale. Nelle delibere di molti Comuni viene riportata un'unica aliquota che risulta la somma della tariffa fissa e di quella variabile. Infine, i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti sono anche lo specchio di come il meccanismo funzioni all'interno di un Comune. Se da una parte è compito dell'amministrazione garantire un sistema che permette maggiore controllo ed efficacia, è vero che serve anche una propensione da parte dei cittadini spesso poco abituati a utilizzare i servizi come il prelievo a domicilio dei rifiuti speciali o le isole ecologiche. (mat. s.)