Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arriva la stangata Tari, Comuni in ordine sparso

Fonte: L'Unione Sarda
22 giugno 2015

Tassa sui rifiuti, è polemica. Confesercenti: «Siamo al collasso»

In arrivo un'altra stangata per i contribuenti. È il tempo della Tari, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Fa parte del “triplete” fiscale contenuto nella Iuc insieme a Imu e Tasi, ma è molto più invasiva perché la devono pagare tutti e arriva direttamente a casa. E c'è chi si fa portavoce di un malessere diffuso per i continui prelievi: «È un altro peso insostenibile», lamenta Roberto Bolognese di Confesercenti.
PAGANO TUTTI Non sono soltanto i proprietari di un immobile i “tartassati”, ma la Tari è un obbligo per chi detiene a qualsiasi titolo immobili o aree scoperte in cui vengono prodotti rifiuti. Insomma, nessuno si salva. Inevitabile la rabbia dei cittadini: «Abbiamo ormai raggiunto la linea rossa», dice Bolognese, «un'altra tassa non è più sopportabile, in totale siamo al 60% di prelievo fiscale».
IL CALCOLO La differenza più netta sta nei parametri utilizzati per il calcolo della tariffa; con la Tari si contano i metri quadri e gli occupanti di un'abitazione. Ogni Comune stabilisce due aliquote: “fissa” e “variabile” che aumentano in base agli occupanti di un'abitazione. Ci sono delle differenze tra utenze domestiche e non domestiche.
«La parte fissa è stabilita dal Comune sulla base dei costi e degli investimenti da sostenere per i servizi di igiene urbana e sui parametri del Governo», spiega il direttore dell'Anci, Umberto Oppus. La quota variabile è tarata sull'ipotesi di quantità dei rifiuti prodotta dagli utenti. Solitamente i Comuni effettuano un calcolo ipotetico sulla base del volume dei sacchi ritirati.
COSTI E SCADENZE Sono diversi i Comuni sardi (tra quelli più popolosi) che non hanno ancora deciso tariffe, scadenze ed eventuali riduzioni per la Tari. «È la voce più imponente di un bilancio comunale», sottolinea Oppus, «legata anche ai costi elevati del conferimento perché sino a che le discariche non rivedranno le tariffe anche chi differenzia molto rischia di pagare salato». Per il quadro dei costi, sono state utilizzate, per chi non ha ancora deliberato, le tariffe del 2014.
Il campione di riferimento è una famiglia di quattro persone che abita un appartamento di 80 metri quadri. Il Comune di Cagliari applica la tariffa fissa di 3,27 euro e quella variabile di 166,63. Tariffe decise anche a Sassari dove una famiglia di quattro persone per una casa di 80 metri quadri pagherà 262,05 euro il 30 giugno. Carbonia ha una tariffa fissa di 1,02 euro e una variabile di 308,30 per un totale di 409,40 euro di Tari da pagare il 16 luglio. Delibera approvata anche a Iglesias con una tariffa fissa di 1,81 e una variabile di 187,47 raggiungendo un totale di 348,88 euro: scadenza fissata al 16 luglio. Infine, Villacidro: la quota fissa è di 1,12 euro, quella variabile è di 104,84 per un totale di 204,37 euro.
RIDUZIONI Molti Comuni applicano delle detrazioni per determinate categorie. Per chi vive in quattro in 80 metri quadri a Cagliari c'è una riduzione del 30% della tariffa variabile e dunque la Tari sarà di 397,15 euro.
Cagliari ha previsto la riduzione del 50% sulla tariffa variabile per le abitazioni di studenti fuori sede e una riduzione del 14% della tariffa variabile per i nuclei familiari con meno di 4 persone.
A Sassari non pagheranno le persone assistite economicamente dal Comune e le utenze che ospitano attività di volontariato.
Le seconde case disabitate, a Iglesias, avranno una riduzione del 50%, mentre a Villacidro la riduzione è del 20% per chi, nel 2014, ha avuto reddito Isee non superiore a 8.000 euro.
IN RITARDO Olbia non ha ancora redatto il Piano dei rifiuti rimandando così la decisione sulle tariffe e le scadenze dei pagamenti.
Anche Quartu rinvia, ma le domande per le esenzioni devono essere presentate entro il 30 giugno così come nessuna delibera è stata approvata a Nuoro. Tariffe ancora da calcolare anche a Lanusei, Alghero e Oristano.
Matteo Sau