Nella guerra della Camera di commercio il nuovo fronte porta a Elmas

Intorno alla Camera di commercio c'è un assedio ma continua, tesa e nervosa, la partita a scacchi con in palio il potere. Il nuovo fronte di scontro è la Sogaer, ricca società di gestione dell'aeroporto: il suo destino si potrebbe decidere oggi, alla fine di una serie di riunioni. E se a esasperare gli animi c'erano l'inchiesta della Procura e lo spettro del commissariamento, adesso ci si mettono anche i tassisti, furenti: per entrare nello scalo di Elmas dovranno pagare oltre 180 euro. Sono pronti a tutto, pur di non farlo.
Lo scontro al vertice della Camera è noto: la maggioranza dei consiglieri, rappresentanti delle associazioni imprenditoriali cagliaritane, vogliono far saltare il presidente, Giancarlo Deidda. Che, nonostante una mozione di sfiducia, non molla. Intanto la situazione si è complicata: martedì la Guardia di Finanza, nell'ambito dell'indagine del pm Giangiacomo Pilia, è entrata in sede e ha sequestrato numerosi computer dei vertici amministrativi, compreso quello del segretario generale Luca Camurri. Al vaglio non ci sarebbe solo l'uso distorto delle carte di credito aziendali e delle auto blu, contestato con l'accusa di peculato rispettivamente a Deidda e Camurri: il magistrato starebbe passando in rassegna tutti i più importanti affari e le spese degli ultimi anni. L'attenzione sarebbe andata anche sulla galassia di aziende speciali e partecipate. Ma poco o nulla trapela sulla reale direzione presa dall'inchiesta.
Di certo a tenere banco in queste ore è la Sogaer: ieri è saltata la prima convocazione, oggi si terrà la riunione dei soci della spa (controllata al 94 per cento dalla Camera) prima fissata per la mattina, poi spostata al pomeriggio. Perché intanto Deidda d'urgenza ha convocato, sempre per stamattina, la giunta camerale: l'obiettivo dovrebbe essere far saltare il cda Sogaer di non allineati, procedere con nuove nomine e confermare Vincenzo Mareddu alla presidenza. Ma è necessario un passaggio nell'esecutivo camerale, dov'è in minoranza.
E mentre a Elmas si gioca duro ai piani alti, c'è chi all'esterno si arrabbia. I tassisti hanno ricevuto una comunicazione: a giorni verrà chiuso con delle sbarre l'accesso al tunnel dello scalo. Ogni auto bianca, per accedere, dovrà montare un apparecchio che costa oltre 180 euro l'anno. «Una cifra assurda», spiega Claudio Loddo della Federtaxi, «potremmo anche pagare per il servizio, ma una cifra una tantum. Questo è troppo. Abbiamo già chiesto un incontro a prefetto e Comune di Cagliari». E se non li ascolteranno? «Ci piazzeremo fuori». E sarà il caos.
Enrico Fresu