Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pericolo crolli a Stampace, via ai lavori

Fonte: L'Unione Sarda
5 marzo 2009

Intervento del Comune dopo il cedimento del terreno e le crepe in alcuni palazzi

Transenne in vico terzo Sant'Efisio, modificata la viabilità

Il Comune ha dovuto agire rapidamente per scavare e rinforzare il sottosuolo che, cedendo, ha causato lesioni in alcune palazzine.
Il pericolo crolli è reale e un intervento è necessario e urgente. Per questo, a Stampace alto, il Comune ha deciso di agire rapidamente per scavare e rinforzare il sottosuolo che, cedendo, ha causato lesioni in alcune palazzine.
Per consentire gli interventi anti-crolli, martedì una squadra di operai ha transennato un tratto di vico III Sant'Efisio di circa 50 metri tra via Fara e via Sant'Efisio nel quale si affacciano gli immobili pericolanti.
NUOVI SENSI DI MARCIA Parallelamente è stato invertito il senso di marcia della stessa via Sant'Efisio che d'ora in avanti potrà essere imboccata soltanto dal basso e più precisamente da via Azuni. Contestualmente le automobili che risaliranno via Fara non potranno più svoltare a sinistra verso vico III Sant'Efisio ma saranno costrette a girare a destra in direzione di via Santa Margherita, sbucando così davanti alle mura del bastione di Santa Croce.
INDAGINE GEOGNOSTICA «Appena smetterà di piovere avvieremo un'indagine geognostica per individuare le cause dei cedimenti strutturali di alcuni edifici che si affacciano sul vico III Sant'Efisio», annuncia il dirigente dei Servizi tecnologici del Comune Luciano Loi. «La certezza matematica delle cause la avremo solo quando apriremo la strada», spiega, «ma siamo convinti che i cedimenti dello scorso dicembre siano la conseguenza di grosse perdite idriche che si sono susseguite negli ultimi mesi e dei ripetuti rattoppi effettuati da Abbanoa».
PERICOLO CROLLI In vico III Sant'Efisio le case sono ormai sul punto di crollare. Gli edifici poggiano in parte sulla roccia e in parte su cumuli di terreno di riporto. Il sospetto dei residenti e dei tecnici è che gli interventi di scavo finalizzati a riparare le condotte abbiano causato una perdita di terra e ghiaia. Col risultato che oggi sotto l'asfalto c'è il vuoto e le case stanno inesorabilmente franando verso la strada.
NIENTE INTERVENTI Una decina di anni fa nel rione vennero rifatti i sottoservizi e le strade furono dotate di una nuova pavimentazione lastricata. Solo un breve tratto di vico III Sant'Efisio rimase escluso dall'intervento ed i cedimenti si sono verificati proprio lì. Per risolvere il problema dovrebbe essere sufficiente scavare in quel punto, installare nuove tubature e consolidare il terreno. Una volta messa in sicurezza la strada e scongiurato il rischio di ulteriori scivolamenti verso il basso, anche gli edifici potranno essere finalmente risistemati. L'unico nodo che resta da sciogliere è chi dovrà accollarsi le spese: i residenti o il Comune? (p.l.)

05/03/2009