Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La De Vizia pronta a rigestire l'appalto

Fonte: L'Unione Sarda
15 giugno 2015


 

Ci mettono faccia e nome da 45 anni, hanno un giro d'affari enorme in tutta Italia: «È evidente che la magistratura si sia interessata a noi in qualche circostanza». Ma non sembra un problema per Emiliano De Vizia, amministratore delegato della società di famiglia, colosso dei rifiuti. Anzi: «Credo che alla lunga questo sia un altro motivo di forza per noi». Una sicurezza mostrata alla Camera, il 16 marzo, durante l'audizione davanti alla Commissione d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. La De Vizia Transfer si prepara a rigestire l'appalto cagliaritano dopo aver vinto la battaglia al Tribunale amministrativo. Conosce la realtà: da qualche lustro raccoglie l'immondizia dei cagliaritani. Ma lavora dal nord al sud dello Stivale, con 150 milioni di euro di fatturato. Ed è finita in più di “qualche circostanza” nelle carte dei magistrati. Due anni fa i vertici erano stati arrestati per lo scandalo della raccolta sull'isola di Ponza. Altre misure cautelari sembra fossero state richieste e gli interessati erano venuti a saperlo solo grazie a un conflitto di competenze tra due Procure, Latina e Cassino. Altri filoni erano stati aperti, anche in Campania: «Come a Bagnoli, ma siamo stati prosciolti, anche se la notizia non è finita in prima pagina». Così l'amministratore delegato ha rassicurato i parlamentari riuniti: per un'inchiesta, quella di Ponza, hanno denunciato il perito della Procura, in conflitto d'interessi perché vicino a dei concorrenti. In sintesi, la tesi di De Vizia: tanti affari, altrettanti interessi e molti nemici, ma la società è pulita.  (e. f.)