Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'edilizia diventa digitale

Fonte: L'Unione Sarda
15 giugno 2015


COMUNE. Una task-force di 29 persone trasformerà in elettronico anche tutto l'archivio

 

Via alla rivoluzione tecnologica: pratiche online, tempi rapidi

 


Tecnicamente si chiamerebbe “arretrato”, ma detto così è riduttivo. In certi casi, le pratiche che giacciono negli uffici del Servizio edilizia privata del Comune sarebbero più adatte a un Archivio storico. A dirlo senza tanti fronzoli è il sindaco: «Ci sono fascicoli relativi al condono edilizio del 1985 che ancora non sono stati definiti: il problema esiste da decenni e peggiora col tempo», è la diagnosi di Massimo Zedda, che è sicuro di aver trovato la soluzione: una task-force di 29 persone trasformerà in formato digitale tutte quelle montagne di carta sistemate alla bell'e meglio (in certi casi, alla brutt'e peggio) nel Municipio.
STOP ALLA CARTA Fin qui, appunto, la “storia”, cioè il passato. La vera rivoluzione, però, è appena iniziata e sarà operativa tra qualche mese: la carta sparisce per le nuove pratiche edilizie, sostituita da comunicazioni esclusivamente elettroniche. Nel portale Internet ci sarà una piattaforma - le chiamano così, in pratica è un programmino - che consentirà di compilare i moduli e di inviare gli allegati, ad esempio mappe catastali e progetti. E senza nemmeno andare in assessorato, semplicemente collegandosi con un computer o uno smartphone, si saprà giorno per giorno a che punto è la definizione della pratica edilizia.
L'INVESTIMENTO Il Comune ha buttato sul piatto un milione e mezzo di euro, per finanziare l'appalto assegnato a un'associazione temporanea di imprese (la sarda “Prost” assieme a “Starch” e “Maggioli”), e le 29 persone sono già al lavoro anche per realizzare la piattaforma. Concluderanno tutto nel 2017. Entro questo settembre sarà pronto il sistema informatico per l'istruttoria delle pratiche edilizie arretrate. Il mese dopo l'intera piattaforma tecnologica sarà in funzione e inizierà la sperimentazione delle pratiche online.
L'ASSESSORE «Stiamo iniziando con un anno di ritardo rispetto alla tabella di marcia», spiega l'assessore all'Urbanistica, Paolo Frau, «a causa dei soliti ricorsi al Tar che seguono le assegnazioni degli appalti. Ci sono ottomila pratiche arretrate del servizio Edilizia privata da smaltire, più tutte quelle nuove. Nascerà una banca dati unica, preziosissima per il Comune, per le imprese e per gli specialisti nel campo dell'edilizia». Sì, perché il settore è in crisi, come tutta l'economia, ma quando gli operai potrebbero entrare in azione con nuove costruzioni o ristrutturazioni, la burocrazia costringe a lunghi e continui rinvii. L'obiettivo finale è ottenere una banca dati interamente digitale, che parta dalla singola unità immobiliare integrando i dati catastali a quelli legati agli altri servizi comunali. Tutto questo, senza mai toccare un foglio vero.
SVILUPPO «Per il lavoro», commenta il sindaco Zedda, «i Comuni non possono fare granché: nemmeno esiste un assessorato. Quel che possiamo fare, è accelerare al massimo i tempi per quanto riguarda i controlli e i permessi che spettano al Comune: se una pratica edilizia per la ristrutturazione di un edificio o per un'attività commerciale o per un'impresa turistica giace a lungo nei nostri uffici, noi stiamo frenando lo sviluppo. Ecco: dobbiamo smettere di essere un freno e diventare un acceleratore».
Luigi Almiento