Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Turismo, il business della Coppa Davis

Fonte: L'Unione Sarda
4 marzo 2009

La manifestazione tennistica che inizia venerdì ha portato in città circa 400 persone

Alberghi, ristoranti e l'immagine di Cagliari diffusa in tv

Trenta atleti, 40 giornalisti, 35 dirigenti. Più qualche centinaio di tifosi, più italiani che slovacchi.
Trenta atleti, quaranta giornalisti, venti dirigenti al seguito delle squadre, quindici persone nello staff organizzativo della Federazione italiana tennis. Più qualche centinaio di tifosi, più italiani che slovacchi.
Più o meno 400 persone che dormiranno, mangeranno, noleggeranno auto, compreranno a Cagliari per circa dieci giorni e porteranno in città - si stima - circa 150 mila euro, più l'indotto. E che quando torneranno a casa parleranno di Cagliari.
IMMAGINI IN TUTTA ITALIA Daranno un contributo importante, certo non quanto le immagini della città che per tre giorni - i giorni degli incontri tra Italia e Slovacchia di Coppa Davis sulla terra battuta dei campi di Monte Urpinu - saranno mostrate sui Raisport sat (che trasmetterà tutti i match in diretta) e su Supertennis (differita). Oltre ai passaggi nei tg.
Del resto è questo ciò che chiedono gli sponsor istituzionali in cambio dei soldi: promuovere l'immagine della Sardegna e della città su tv e giornali. Spot gratuiti. «Gli ospiti ci chiedono di cenare nei ristoranti del Poetto o in Castello e di vedere la città e noi li accontentiamo», spiega Lillo Palmieri, direttore del Tennis club Cagliari e fratello di Sergio, uomo di peso della Fit e organizzatore degli Internazionali d'Italia. « La cena di gala con 150 ospiti», aggiunge, «la faremo al Convento di San Giuseppe con un menu tutto locale».
DAVIS, VEICOLO PROMOZIONALE Anche così si fa promozione. E la Davis è ritenuta un veicolo importante per farla. Non a caso tra gli sponsor privati ci sono la città di Madrid e la NH Hotel, catena internazionale di alberghi (oltre a Tiscali, Hugo Boss, Bnl Paribas, Head e Rolex).
Certo, se gli avversari non fossero gli slovacchi ma i più ricchi spagnoli, francesi o inglesi i vantaggi sarebbero maggiori.
I TURISTI SLOVACCHI Anche se Davide Collu, direttore del T hotel (dove alloggia la maggioranza degli ospiti) e tour operator di lungo corso, non è così pessimista. «La Slovacchia è un nostro potenziale bacino come tutti i paesi che distano da Cagliari due ore, due ore e mezza», spiega. «Ciò che a noi interessa è la capacità di un evento di perpetuare l'immagine del territorio in giro per l'Italia e le manifestazioni sportive, che hanno largo impatto sugli strumenti di comunicazione (compresa la vela), hanno questa capacità. Noi abbiamo colto l'opportunità, come facciamo con tutte le manifestazioni sportive e culturali». Infatti il T hotel ha predisposto un pacchetto ad hoc: due notti per due persone 399 euro, compresi due abbonamenti per assistere agli incontri del 6, 7 e 8 marzo. Ha funzionato con un centinaio di ospiti.
BOCCIATO IL CARNEVALE La Coppa Davis, insomma, porterà benefici e turisti alla città. «Non come il carnevale, un evento utile solo a chi lo ha organizzato e dall'impatto turistico uguale a zero, visto che è stato pianificato con due settimane di anticipo», attacca Collu. Parole pesanti, da approfondire. (f. ma.)

04/03/2009