La Tasi si paga il 16 giugno, ma la scadenza per presentare il 730 quest'anno è stata spostata al 7 luglio. Chi preferisce farsi calcolare l'imposta dal commercialista, o da un Caf, può trovarsi in una situazione di incertezza: se l'appuntamento per compilare la dichiarazione dei redditi è fissato, per esempio, a fine giugno (cioè dopo la scadenza Tasi), cosa bisogna fare? Cercare di calcolarsi da soli l'importo da pagare, o rischiare di essere morosi?
«Nessun problema», risponde Roberto Salone, consulente fiscale della Cisl, «le sanzioni per un ritardo così breve possono essere compensate con il calcolo della Tasi che arrotonda in eccesso o in difetto».
Quindi nessun timore sempre che il ritardo non vada oltre i trenta giorni.
Per il 730 la novità di quest'anno è il modello pre-compilato che i contribuenti potranno scaricare dal sito dell'Agenzia delle Entrate o in un Caf con una delega firmata.
Per quanto riguarda il modello Unico la situazione è leggermente diversa e probabilmente anche contraddittoria: «Entro il 30 settembre i Caf devono inviare la documentazione del pagamento delle imposte», spiega Salone, «ma il contribuente deve pagare le tasse entro il 16 giugno».
Qualora ci siano dei ritardi nella compilazione del modello Unico «ci saranno sanzioni e interessi a seconda del tempo trascorso rispetto alla scadenza». Le modifiche e le novità introdotte per la riscossione delle tasse non agevolano il lavoro di chi offre il servizio e tantomeno facilitano l'utente. (mat.s.)