Rassegna Stampa

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Ispezione della Asl alla Caritas, don Marco Lai:"Niente cibo avariato"

Fonte: web Castedduonline.it
4 giugno 2015

 

 

La replica della Caritas dopo l'allarme blatte e cibo scaduto lanciato nei giorni scorsi Autore: Redazione Casteddu Online il 03/06/2015 13:21

 

 

"Se fosse necessario sospendere per un breve periodo il servizio della mensa dei poveri, lo faremo senza mezzi termini, anche per poter riprendere in piena efficienza e nel rispetto delle norme. Ma ad oggi, la rete del volontariato Caritas ed in maniera particolare quella del contesto di Viale Fra Ignazio, non ha mai registrato inefficienze di enorme gravità».

 

 

Suonano come rassicurazioni le parole dell’arcivescovo, Arrigo Miglio a pochi giorni dalle notizie apparse su un quotidiano locale, che lanciava “l’allarme” sulla presenza di blatte o alimenti scaduti all’interno dei locali comunali “Giovanni Paolo II°. A gettare acqua sul fuoco sulle sterili polemiche innescate, è lo stesso Andrea Nicolotti, (responsabile logistico del sistema mensa Caritas) che aggiunge: «Ben vengano i controlli degli ispettori della Asl 8 – ha detto – anche perché da noi si utilizza un sistema di auto-controllo costante basato sull’osservanza di norme igienico-sanitarie ben precise, per garantire la salubrità del cibo somministrato ai poveri che si recano ogni giorno qui da noi. Non solo – sostiene Nicolotti – chi lavora in Caritas, oltre ai volontari, è professionalmente preparato, come gli chef e gli altri operatori. Giovedì scorso la Asl 8, ha cautelativamente messo i sigilli a due freezer per analizzare della pasta fresca congelata prossima alla scadenza, procedura che effettuiamo con degli abbattitori termici per surgelare quegli alimenti che da li a poco tempo scadranno e che consumiamo in tempi rapidi».

BLATTE E DISINFESTAZIONE. «Non vi è nulla di scandaloso e di assolutamente grave in tutta questa vicenda – stigmatizza Don Marco Lai – responsabile Caritas Sardegna – la presenza delle blatte trovate morte è segno di una recente disinfestazione e derattizzazione dei locali da parte di ditte certificate. C’è poco da aggredire – aggiunge – anche perché in tanti anni di attività siamo sempre stati soggetti a controlli e mai ci sono stati casi di intossicazione o altri episodi come invece spesso accadono in banchetti nuziali o nei ristoranti in generale».

I NUMERI DELLA SOLIDARIETA’: Circa 800 pasti al giorno (nei casi di emergenza e criticità), la media oscilla tra i 500 tra colazione, pranzo e cena, con picchi spesso legati proprio a precise attività cittadine, come ad esempio gli sbarchi di immigrati, 482 volontari censiti (tra liberi professionisti, impiegati, casalinghe, medici e non solo) che si adoperano per le attività gestite dalla Caritas a Cagliari. L’80 % della carne usata viene acquistata, mentre per ortofrutta e prodotti ittici vengono ricevute frequenti donazioni. Circa 1500 poi le famiglie seguite dal centro Diocesano di Via Po, sempre in città; Dal Comune di Cagliari arrivano poi circa 385mila euro l’anno, 150mila versata dalla stessa Caritas, 200 mila euro invece frutto dell’8 per mille, più le risorse attivate dal servizio antiusura e dal Prestito della Speranza pari ad ulteriori 600mila euro.

Foto-Servizio del giornalista/fotografo, Alessandro Congia.