Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cavour, la nave che regala sorrisi ai bimbi

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2015

Nella portaerei un ospedale dove si operano pazienti con malformazioni facciali In porto la

 

Operation Smile arriva in città. A bordo della Cavour, la portaerei ammiraglia della Marina militare, gioiello dell'industria navale italiana, attraccata al molo Rinascita da giovedì. Una sosta di cinque giorni prima di riprendere il largo con un nobile obiettivo: ridare il sorriso a sette piccoli pazienti - sei sardi - affetti da malformazione congenita del palato.
Quattro navi in una: la Cavour, costruita da Fincantieri, è portaerei, piattaforma logistica e anfibia, unità sede di comando. Oltre a essere un ospedale galleggiante: con 20 posti di ricovero ordinario, 8 di terapia intensiva, 4 di rianimazione, tac d'ultima generazione, rx, ecografia, apparato di telemedicina (che consente la richiesta di consulti in navigazione), sala terapia per i grandi ustionati, laboratorio analisi, due sale operatorie. Oltre alla terapia intensiva, pronta per accogliere i giovani pazienti. Saliranno a bordo oggi «e saranno operati dai medici di Operation Smile, e dall'equipe del Santissima Trinità», spiega con orgoglio Giorgio Tore, responsabile dell'unità complessa di Otorino e chirurgia maxillo facciale dell'ospedale di via Is Mirrionis. Dietro c'è l'importante sodalizio tra la Marina, l'organizzazione umanitaria internazionale che dal 1982 cura i bambini nati con la labiopalatoschisi ed altre malformazioni facciali, e i medici del Santissima Trinità. Nato col protocollo d'intesa del 2013 che ha avviato “Sorrisi in Sardegna”: primo passo dell'ospedale cagliaritano per diventare centro accreditato per questo tipo di interventi. «Ce ne sono dieci in tutto il mondo, in Italia solo uno. Il nostro sarebbe il secondo», tiene a precisare. «È il secondo anno che collaboriamo con Operation Smile, l'obiettivo è creare più centri possibile per prestare le cure necessarie - e gratuite - a chi è affetto da questo tipo di malformazioni», spiega. «L'incidenza è alta: uno ogni settecento. Anche in Sardegna». Solidarietà a parte, la nave sarà aperta al pubblico da oggi a martedì, dalle 10,30 alle 17.
Sara Marci