Rassegna Stampa

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Il ritorno di Sabiu: "Il centrodestra unito può riprendersi Cagliari"

Fonte: web Castedduonline.it
20 maggio 2015

 


Giandomenico Sabiu, avvocato 51enne, torna in campo come candidato sindaco per le elezioni comunali 2016: “A Cagliari servono più servizi per cittadini e turisti”


Autore: Federica Lai il 19/05/2015 15:02

 

 

 

Perse la sfida con Emilio Floris alle comunali del 2006 con una lista civica, poi tornò in Consiglio e successivamente venne nominato capo di gabinetto del presidente Capellacci in Regione. Poltrona ceduta ad Ada Lai nel 2011. Da allora Giandomenico Sabiu, avvocato 51enne, si è dedicato a tempo pieno alla sua professione, ora la decisione di scendere nuovamente in campo con l'obiettivo di diventare sindaco del capoluogo sardo.

 

Dopo l'esperienza del 2006 ci riprova candidandosi come sindaco di Cagliari: qual è la sua idea per il futuro della città?

Cagliari è una bella città, che purtroppo non riesce ad esprimersi come potrebbe. Non ci riesce con i propri cittadini e con chi quotidianamente la vive, né è mai stata realmente attrattiva per il turista che voglia decidere di starci 20/30 giorni all'anno. L'idea che abbiamo è quella di una città per tutti, dal bambino all'anziano, fino al turista appunto. Una città in grado di restituire con i servizi quello che il cittadino, in termini monetari (tasse, tributi in genere) ogni anno da all'amministrazione. Le tasse dovremo pagarle per avere servizi, non per pagare stipendi. La capacità che dovrà avere la prossima amministrazione sarà quella di un confronto anche forte con la macchina burocratica, spesso arroccata a mantenere posti di potere, e non a facilitare le procedure.

La candidatura di Fantola nel 2011 fu una scelta azzeccata?

La scelta di Massimo Fantola, ritengo fosse la scelta giusta, si trattava di un ottimo candidato, che avrebbe potuto fare bene. Solo uno vince, ma non è detto che chi perde valga di meno.

 

Per la prima volta nella storia il centrodestra parla di primarie: ma alla fine si faranno?

Le primarie mancate, nel 2005, furono la molla che mi spinsero a candidarmi nel 2006, e ora numerosi esponenti del centrodestra sono favorevoli. Spero che si inizi a scrivere le regole, come ho già più volte sollecitato. Regole che devono servire ad evitare che possano essere inquinate da ambienti non di centrodestra, interessati a falsarle.

Si candiderà anche se non dovessero farsi?

Se le primarie si faranno senz'altro parteciperò, accettandone il risultato e sostenendo il vincitore, qualora non dovessi essere io. In caso contrario verificheremo la situazione, per evitare una eccessiva frammentazione dell'area politica a cui appartengo.

 

A proposito, che fine ha fatto il centrodestra a Cagliari?

Il centrodestra a Cagliari è vivo, purtroppo eccessivamente diviso, e questo ne ha rallentato fortemente l'azione politica. Occorre ripartire dalla base, dare modo al nostro elettorato di scegliersi il candidato sindaco. Quello imposto non sempre rispecchia la volontà dell'elettore, che sentendosi trascurato o esautorato punisce, giustamente, la dirigenza politica.

L'impressione è che la coalizione di centrodestra sia talmente divisa da non riuscire a contrastare il centrosinistra alle prossime elezioni di Cagliari: è così?

La nostra capacità sarà quella di riunire le molte anime di un'area ampia, che su intenti e valori comuni sappia riaggregare e formare una base su cui, con il coinvolgimento dei cittadini che credono nel progetto, possa scegliere il candidato sindaco per il 2016.

 

Un giudizio sulla Giunta Zedda?

Ha avuto grandi capacità nel raccogliere intorno a sé un ampio consenso, ma meno bravo nel scegliere chi avrebbe dovuto affiancarlo. La dimostrazione spesso è data dai numerosi cambi, che significano spesso il fatto che chi è stato messo a condividere una parte del progetto non ci è riuscito. Se poi le modifiche sono dovute invece a beghe tra i partiti che sostengono il sindaco  allora significa mancanza di attenzione per i cittadini. Zedda ha sicuramente portato a termine tante cose messe in cantiere dalla precedente amministrazione Floris, alcune idee buone le ha avute, ma tante altre non è minimamente riuscito a concretizzarle, continuando a navigare a vista. La sua Giunta non ha dimostrato una visione di lungo periodo. Per vincere occorre il riconoscimento dei cittadini sul lavoro svolto, non sperare di vincere perché non si hanno avversari.