Dal 23 maggio a Cagliari

C onsiderate Johann Sebastian Bach un grigio e polveroso parruccone? E magari la sua musica noiosa e anacronistica? Presto avrete modo di ricredervi ed esclamare: «Trecentotrent'anni e non sentirli!».
Dal prossimo 23 maggio fino al primo novembre a Cagliari, infatti, in occasione del “compleanno” del maestro, è prevista la terza edizione de “Gli omaggi”, rassegna organizzata dall'associazione Studium Canticum e dedicata proprio a lui, il compositore tedesco più illustre del barocco europeo.
La sfida? «Rendere più popolare la musica classica. Coinvolgere, grazie al potenziale impattante della musica corale, non solo il pubblico ormai consolidato ma, attraverso accattivanti formule, conquistarne di nuovo», queste le parole della direttrice artistica Stefania Pineider. Un'opportunità per la diffusione del genere classico, che, soprattutto tra i giovani, rischia di divenire desueto.
Dopo il workshop Vocal Bach, tenuto da Ghislaine Morgan, i “festeggiamenti” continuano sabato 23 maggio alle 19 all'anfiteatro del parco del colle di San Michele con “Quel parruccone di Bach”, festival di cori scolastici e giovanili. Si prosegue il 21 luglio ai Giardini Pubblici con la pièce acrobatica en plein air “Bach under the tree”, con la partecipazione della Compañia Eia. A ottobre si riprende con la mostra di fumetti “Johann Sebastian ruscello”, allestita nel Chiostro di San Domenico, esito del percorso formativo con il fumettista Massimiliano Scalas. Il 10 ottobre, chiesa di Santa Croce, il Vocalia Consort di Roma diretto da Marco Berrini sarà interprete di “Arnstadt-Lubecca e ritorno” viaggio tra musica e arte figurativa. E, ancora, in collaborazione con il Conservatorio cittadino, il 18 ottobre, Chiesa di Santa Croce, spazio ai giovani direttori di coro, e il 30 ottobre, in conclusione della Settimana degli Strumenti Antichi, al Chiostro di San Domenico, il concerto “Avec plusiers instruments”.
“Omaggio a Bach” si chiude il primo novembre alla Chiesa Cristiana Evangelica con Ewigkeit cantato dall'ensemble Euridice di Bologna.
Luisa Sclocchis