Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Giorgino pronta per l'estate

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2015


Ieri mattina, nonostante la pioggia, i volontari hanno ripulito tutto l'arenile

 

Legambiente: rispetto a un anno fa spiaggia più pulita


 

«Una confezione di pastiglie per il mal di testa, vetro, un copertone. E il polistirolo dove va?». È l'inventario dell'inciviltà quello che recitano i ragazzi che partecipano alla pulizia dell'arenile di Giorgino, organizzata da Legambiente. Volendo si potrebbe anche fare un'indagine di mercato su che cosa bevono i maleducati: le bottiglie di Ichnusa superano alla grande le lattine di Coca Cola. Alla fine, i volontari raccolgono una trentina di sacchi di rifiuti (rigorosamente differenziati). Meno dell'anno scorso. Colpa della pioggia che ha concesso solo un paio d'ore di tregua? «No», risponde decisa Annalisa Colombu, presidente cittadino dell'associazione ambientalistica, «queste occasioni finiscono con il sensibilizzare i cittadini. Abbiamo trovato una spiaggia più pulita rispetto a un anno fa».
LA SITUAZIONE I segnali incoraggianti arrivano. «La scorsa estate abbiamo riempito una scatola di siringhe. Questa volta sono state soltanto una decina». Eppure, la maleducazione lascia il segno: quelle sedie di plastica, quegli ombrelloni abbandonati testimoniano il fatto che c'è ancora tanto lavoro da fare. Non soltanto dal punto di vista della sensibilizzazione. «Occorre intervenire», riprende Colombu, «anche dal punto di vista legislativo. Quest'anno, abbiamo raccolto tantissime retine per i mitili. Servirebbe una norma per mettere fuorilegge quelle in plastica, rendendo obbligatorio l'uso di quelle in materiale ecologico e biodegradibile».
LA RACCOLTA Sono una trentina le persone che si ritrovano verso le 9 nella storica spiaggia dei cagliaritani. Ci sono i ragazzi dell'Apa Dream, l'organizzazione che sostiene nell'attività fisica i disabili, gli scout e anche cittadini comuni, compreso Marco, un bambino di otto anni che si presenta con la maglia del Cagliari del suo idolo Andrea Cossu. «E sono coinvolti nell'iniziativa», interviene Vincenzo Tiana, «anche le associazioni del Villaggio pescatori». Tutti soddisfatti alla fine: adesso la spiaggia è pronta a ospitare i bagnanti che, nel giro di pochi giorni, la affolleranno.
Marcello Cocco


La barriera

Una discarica
tra i blocchi
di cemento

Alla fine, il bilancio è positivo: la spiaggia è pulita. Ma c'è un neo, enorme: tra i blocchi di cemento che creano una barriera verso il mare, c'è una vera e propria discarica. C'è di tutto: dai sanitari a pezzi alle batterie esauste, passando per sedili d'auto, scarpe distrutte e materiale organico. Chi ha avuto l'ardire di infilarsi tra i blocchi parla di uno scenario da incubo: i piedi sprofondano perché i rifiuti sono sopra almeno un mezzo metro di fanghiglia.
Lì, anche volendo, i volontari di Legambiente potrebbero fare ben poco. È indispensabile una bonifica seria che possono effettuare solo i professionisti. «Speriamo», dicono gli ambientalisti, «che l'Autorità portuale si decida finalmente a intervenire. È insopportabile che esista una discarica simile a pochi passi da dove tante persone vanno a stendersi sulla sabbia». ( mar.co. )