Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gay pride nel cuore della città

Fonte: L'Unione Sarda
15 maggio 2015


Diritti omosessuali, da domani (una mostra e una fiaccolata) siamo in Queeresima

 

Quaranta giorni di appuntamenti, poi si fa festa in via Roma

 



Comincerà e finirà nel cuore di Cagliari, in pieno centro storico: si aprirà domani con una fiaccolata contro l'omo-transfobia (paura e intolleranza nei confronti di omosessuali e transessuali) e si concluderà sabato 27 giugno con i colori e l'irriverenza del Sardegna pride, la parata regionale dell'orgoglio gay che rientra nel capoluogo isolano dopo l'edizione algherese dell'anno scorso. In mezzo, quaranta giorni e altrettanti tra dibattiti, incontri, mostre, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali: è la Queeresima, progetto curato dall'associazione cagliaritana Arc, in prima linea sul fronte delle libertà e dei diritti delle persone lesbiche, gay e transessuali, ma che coinvolge numerose associazioni in tutta l'isola: e infatti gli appuntamenti coinvolgono sì, principalmente, Cagliari, ma anche Sassari, Nuoro, Carbonia, Assemini, Tortolì e Orani.
“QUEER” Gay, lesbiche, transessuali: un arcipelago di orientamenti sessuali riassumibili appunto in una parola inglese, queer , nata come insulto ma poi “adottata” da quelli che avrebbe dovuto esserne insultati; ed è su questa che fa leva il nome dell'iniziativa, con un neanche tanto velato sberleffo per la Quaresima cristiana (i quaranta giorni che precedono la Pasqua).
IL COMUNE L'iniziativa è stata presentata ieri mattina in Municipio. L'incontro è stato aperto dalla presidente della Commissione cultura Francesca Ghirra e chiuso dall'assessore alla Cultura Enrica Puggioni: entrambe si sono dette particolarmente contente del rientro a Cagliari del Gay pride e hanno sottolineato l'impegno dell'amministrazione comunale, già dalle scuole, per la lotta al bullismo omofobo e per l'affermazione di una cultura «della libertà e della convivenza civile».
INTERROGATIVI Carlo Cotza, portavoce di Arc, ha spiegato che l'idea era di unire le due date della Giornata mondiale dell'omo-transfobia (17 maggio) e del Pride (28 giugno, anniversario dei moti di Stonewall) con una serie di appuntamenti dedicati a una serie di interrogativi ancora aperti sui temi dell'identità e delle tutele, «nella speranza che anche gli eterosessuali tornino a porsi la domanda “chi sono?”». Interrogativi su cui è incentrato anche un cruciverba messo a punto dall'associazione proprio allo scopo «di illustrare il nostro punto di vista su alcuni termini inderogabili»: un «modo per far partecipare tutti al dibattito su omosessualità e diritti, perché noi non vogliamo indottrinare nessuno ma aprire una riflessione nella società».
INAUGURAZIONE Il programma prenderà il via domani pomeriggio con l'inaugurazione, alle 17,30, alla Mem-Mediateca del Mediterraneo (via Mameli), della mostra “Contro le regole: lesbiche e gay nello sport”, cui seguirà la fiaccolata; questa partirà da piazza San Giacomo alle 20 per poi attraversare piazza Costituzione, piazza Dettori, via Sant'Eulalia, via Baylle; arrivo finale in piazza Santo Sepolcro; lungo l'itinerario, fa sapere il Comune, sarà vietato il transito ai veicoli, e - ha spiegato Cotza, si esibiranno le musiciste Chiara Effe, Rossella Faa e Francesca Marcialis.
IL CLOU La conclusione, e il clou, della Queeresima sarà ovviamente il Sardegna Pride, sabato 27 giugno: il corteo partirà alle 19,30 da piazza Giovanni XXIII e, attraverso via Dante e via Sonnino, raggiungerà via Roma. Niente più Poetto, insomma. «Per la prima volta, in Sardegna, la parata si terrà dentro la città», ha commentato soddisfatto Cotza.
5 PER MILLE L'associazione Arc ha ringraziato i suoi numerosi partner (da radio Sintony alla Cgil), ha annunciato l'apertura di uno sportello d'aiuto (“Ci siamo”) e fatto sapere che, in quanto onlus, potrà ricevere il contributo del 5 per mille dai contribuenti: «Siamo totalmente autofinanziati», ha sottolineato il portavoce.
Marco Noce