Partiamo dai numeri. Prima in classifica la Liguria, che con i suoi 350 chilometri di coste arraffa 23 medaglie. Settima la Sardegna, che di terre bagnate dal mare ne ha cinque volte tanto ma si deve accontentare di 8 riconoscimenti. La classifica delle Bandiere blu, stilata dalla Fee per premiare le spiagge d'Italia più meritevoli, regala sempre sorprese, certezze e qualche polemica. Al netto dei dubbi resta un dato. Quest'anno l'Isola si porta via due bandiere in più del 2014: Castelsardo e Sorso. Le altre sei sono Quartu e il suo Poetto, Tortolì con i lidi di Orrì e Cea, Santa Teresa con Rena Bianca e Capo Testa, La Maddalena, Palau e Oristano con Torre Grande.
«L'Isola è tutta una bandiera blu: quanto a qualità delle acque marine e valore complessivo dei siti balneari non teme confronti», commenta l'assessore al Turismo Francesco Morandi. Festeggia il quinto anno consecutivo sul podio il Comune di Quartu: «Un traguardo di sostenibilità ambientale che premia la straordinaria qualità del nostro lungomare». Brinda anche Abbanoa: «Le otto Bandiere blu - twitta l'amministratore unico Alessandro Ramazzotti - confortano il nostro lavoro per tutelare l'ambiente e garantire una depurazione di livello».
Dando uno sguardo alla classifica, dopo la Liguria e prima della Sardegna ci sono Toscana (18 bandiere), Marche (17), Campania (14), Puglia (11) ed Emilia Romagna (9). In tutto nel nostro Paese sono 280 spiagge al top, distribuite in 147 Comuni, con 66 approdi turistici. Un riconoscimento, è bene ricordarlo, assegnato «alle località turistiche che rispettano specifici criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio: presenza di servizi, sicurezza delle spiagge, pulizia e raccolta differenziata dei rifiuti». Non si vive di solo mare. (p. st.)