Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sì alle ruspe Villa abusiva a Molentargius

Fonte: L'Unione Sarda
11 maggio 2015

Rigettati i ricorsi presentati dai legali dei due fratelli Porcu.


Il Tar: bifamiliare da demolire

Due sentenze del Tar Sardegna, depositate ieri, condannano alla demolizione la villa bifamiliare nel cuore dell'oasi di Molentargius. Niente da fare per i fratelli Giancarlo e Lazzarino Porcu: i giudici hanno rigettato i due ricorsi presentati dagli avvocati Eulo e Paolo Cotza, autorizzando il Comune a procedere con le ruspe richieste dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica che si era già pronunciata nel caso di uno dei due fratelli. Ma l'edificio abusivo è unico e, salvo colpi di scena, ora verrà raso al suolo per effetto delle due sentenze depositate ieri sera.
LA PRIMA SENTENZA A pesare sulla porzione di casa di Lazzarino Porcu non erano solo gli abusi, ma anche una sentenza ormai passata in giudicato. «L'odierno ricorrente», scrivono i giudici, «è stato formalmente e definitivamente giudicato responsabile del reato di costruzione senza concessione (in zona sottoposta a vincolo) con la richiamata sentenza del Pretore di Cagliari del 13 gennaio 1997». Per il collegio presieduto da Francesco Scano (con Tito Aru consigliere e Antonio Plaisant quale estensore) la sentenza penale «costituisce titolo autonomamente legittimante la demolizione».
LA SECONDA SENTENZA Il Tribunale amministrativo non ha avuto dubbi nemmeno per la porzione di casa del fratello Giancarlo. «Il ricorrente» si legge negli atti, riferendosi ad una domanda di condono del 1986 «oltre ad aver usufruito per anni di un immobile di cui conosceva perfettamente l'abusività (anche paesaggistica), ha scientemente tentato di trarre in inganno l'Amministrazione, allegando alla propria istanza di condono una falsa dichiarazione in ordine alla data di realizzazione dello stesso». Insomma, per i giudici i provvedimenti del Comune sono legittimi e ora, dunque, si deve demolire.
LA DIFESA L'unica speranza per i due proprietari ora potrebbe essere una sospensiva in extremis in appello. «La sentenza è stata appena pubblicata», ha detto ieri sera l'avvocato Eulo Cotza, «per questo ora dobbiamo valutare la possibilità di proporre appello».
IL CASO Salvo colpi di scena, dunque, il destino sembra segnato per la villetta bifamiliare di Medau su Cramu, nel cuore dell'oasi naturalistica e super-protetta di Molentargius. L'edificio sarebbe stato costruito ormai da decenni, ma violando i rigidi vincoli che determinano l'inedificabilità all'interno del parco. I giudici parlano esplicitamente di “offesa al paesaggio” quando sottolineano lo «sviluppo abusivo negli anni del quartiere di Medau su Gramu». Non è escluso, dunque, che arrivino anche altre demolizioni.
Francesco Pinna