Rassegna Stampa

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Lirico, sindacati al Cdi: "Subito la revoca della Spocci"

Fonte: web Castedduonline.it
7 maggio 2015

 


Continua lo stato di agitazione dei lavoratori del Teatro Lirico di Cagliari


Autore: Redazione Casteddu Online il 06/05/2015 18:25

 

 

 

L’ok alla stagione lirico-sinfonica non riporta la tranquillità nel Teatro Lirico di Cagliari. Continua lo stato di agitazione dei lavoratori che continuano a chiedere al Consiglio di indirizzo la revoca della Sovrintendente Angela Spocci, accusata di “accentrare a sé tutte le funzioni – accusano i sindacalisti Annalisa Pittiu e Massimiliano Cecalotti - Non nomina un Direttore artistico, si affida però a consulenti di passaggio che, senza contratto, la aiutano a realizzare la stagione . Una decisione che appare incomprensibile davanti alla solerzia posta nel cambiare la figura del direttore allestimenti scenici, allontanata con motivazioni sconfessate dalle sue stesse scelte successive”.

 

 

“La lentezza con cui la Sovrintendente dopo tre bocciature da parte del CdI ha avviato la stagione ha già prodotto i suoi effetti – si legge nel comunicato della Fistel Cisl e Usb -  Gli anni passati la stagione Lirica aveva inizio ai primi di maggio, nel 2014 l’inaugurazione della lirica è partita il 24 aprile, ma tutto il lavoro organizzativo partiva un mese prima. I lavoratori precari del settore tecnico che hanno circa sei mesi di lavoro annuo, hanno già perso un mese”. Secondo i lavoratori la Spocci si è rivelata inadeguata a svolgere il suo ruolo di Sovrintendente. “Un manager dovrebbe attuare strategie di marketing predisponendo la campagna abbonamenti con largo anticipo. Avrebbe dovuto richiedere un tavolo immediato con gli enti erogatori per affrontare la situazione debitoria pregressa e scongiurare la messa in liquidazione coatta amministrativa prevista dalla legge Bray per tutte le Fondazioni Liriche che non abbiano raggiunto l’equilibrio fra debito patrimoniale e bilancio d’esercizio entro il 2016. Ribadendo l’inadeguatezza della Sovrintendente alla situazione contingente crediamo sia improcrastinabile da parte del Cdi revocarle il contratto. Questo atto diventa necessario per il destino della più grande azienda culturale della Sardegna, che oggi più che mai necessita di una guida capace e competente”.