Rassegna Stampa

Il Sardegna

Comune, Pd a pezzi e consiglieri in fuga

Fonte: Il Sardegna
26 febbraio 2009

Via Roma. Piras verso il gruppo misto, la Depau in forse

Sconquasso nazionale e regionale. E il partito democratico si sgretola in Municipio

Anno 2009, fuga dal Pd, partito nel caos. Marco Piras passa al gruppo misto, accompagnato forse da Marisa Depau che non esclude lo strappo, mentre Lorenzo Cozzolino dice: resto nel Pd. Sono loro i tre “scontenti” del partito, gli stessi che il 3 aprile 2008 non hanno votato per l’attuale capogruppo Ninni Depau. Il rischio ora è quello di un’emorragia di consiglieri che potrebbe dimezzare il primo raggruppamento Pd nell’Isola, che nel 2008 ha già dovuto rinunciare a Massimo Zedda e Giorgio Cugusi, entrambi confluiti in Sinistra Democratica.
UN'EMORRAGIA in piccola parte arginata dal controesodo di Claudio Cugusi. Il consigliere indipendente del Movimento Sardista, eletto nelle file di Rifondazione, a settembre è passato sui banchi del Pd. Partito penalizzato anche in città dalle tensioni sia nazionali, che regionali. «Più che un divorzio è l’annullamento di un matrimonio mai consumato», spiega Marco Piras, «ma al momento non ho nessuna relazione extraconiugale. Nel partito mi sento un corpo estraneo e la mia è una condizione più che altro di delusione e dispiacere». Piras annuncia il passaggio al gruppo misto, per ora non parla di Udc, ma si riserva per il futuro di «valutare il contesto politico». Altra scontenta è Marisa Depau. A disagio dopo le divergenze emerse nelle discussioni sulle politiche per la casa: «Non escludo di trasferirmi al misto », annuncia la Depau, «molto dipenderà dalla linea a livello nazionale e con Franceschini mi sembra concreto il rischio di un avvicinamento alla Dc, ma io», conclude, «difficilmente morirò democristiana».
COZZOLINO primo dei non eletti alle regionali nel collegio cagliaritano (oltre 4 mila voti) smentisce ogni voce di passaggio all’Udc: resterà nel Pd. Con lui il capogruppo Ninni Depau, il consigliere regionale Marco Espa, Andrea Scano, Giuseppe Macciotta, Claudio Cugusi. Poi c’è Gianmario Selis. Da tempo silenzioso e ai margini del gruppo Pd. ¦