Rassegna Stampa

Il Sardegna

Campus brutto, ma dove stanno glistudenti?

Fonte: Il Sardegna
26 febbraio 2009

Piccola città

 

Claudio Cugusi

Non si offenderà l'architetto Da Rocha se in molti hanno giudicato il suo progetto di campus universitario un cazzotto in un occhio. Centotrenta metri di larghezza per trenta d'altezza, effettivamente, danno l'idea di un barrasone di cemento armato proteso sul porto. Ma dopo la bocciatura del Comune il problema resta nella sua interezza: che città e che accoglienza riserviamo ai quarantamila studenti universitari, la metà dei quali sardi fuorisede e prigionieri degli affitti in nero? Allegramente, alla sua moda, il rettore Mistretta scuote le spalle e si accoda ai no del centrodestra. Che sul punto vero delle questioni, però, non risponde: dice no al campus, per bocca del sindaco vagheggia un non meglio precisato progetto di università diffusa nel centro storico ma poi in realtà non decide un bel nulla. Si accettano scommesse: passeranno gli anni e gli studenti universitari non miglioreranno di un metro la loro condizione. Arriveranno alla laurea in una città molto poco aperta. Che cuorisamente mal li sopporta, non fosse altro perché sono una costante risorsa economica. No campus, no party: la solita lotteria per pochi fortunati e gli altri ad arrancare. E così gli alloggi pubblici saranno sempre pochi, come le biblioteche e gli spazi di aggregazione. Come le occasioni di integrazione sociale tra i ragazzi fuorisede e una città che, a sentire qualcuno, dovrebbe diventare capitale del Mediterraneo. Anche per essere capitale della Sardegna ci vuole impegno. *Giornalista