Rassegna Stampa

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Campetti Apcoa di viale Regina Elena, dopo 10 anni via ai lavori

Fonte: web cagliaripad.it
27 aprile 2015


 

“Sono finalmente partiti”, scrive su face book il sindaco Massimo Zedda, “per iniziativa dei concessionari, i lavori per l'area che ospiterà un centro sportivo dotato di spogliatoi, campi per le diverse discipline e un piccolo punto di ristoro”

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Via libera al recupero e alla riqualificazione degli spazi sopra il parcheggio Apcoa in viale Regina Elena.

“Sono finalmente partiti”, scrive su face book il sindaco Massimo Zedda, “per iniziativa dei concessionari, i lavori per l'area che ospiterà un centro sportivo dotato di spogliatoi, campi per le diverse discipline e un piccolo punto di ristoro”.

Dopo una lunghissima trafila, Cagliari avrà un nuovo spazio per lo sport con vista sui tetti di Villanova.

La vicenda inizia a ottobre del 2005 quando il Consiglio comunale concede lo spazio sopra i parcheggi Apcoa di viale Regina Elena all’associazione New Point San Giovanni per la realizzazione e gestione di due campi di calcetto e un campo polivalente, spogliatoi e un centro ristoro. Lo scopo era quello di cercare di valorizzare il luogo, già dal dopoguerra utilizzato come spazio aperto in cui giocavano i più piccoli e attualmente invece preda di writers. Così a maggio 2006 una convenzione tra Comune e società stabilisce la durata della concessione: 15 anni, fino al 17 maggio 2021.
Poi il blocco. Lo stop arriva quando il titolare della New Point intraprende la trafila per acquisire pareri, nulla osta e autorizzazioni amministrative: “le procedure - recitano le carte - si sono rivelate particolarmente complesse per la localizzazione dell’area, inserita all’interno del centro storico cittadino e per il coinvolgimento di molteplici autorità competenti alla tutela del paesaggio, tenute a esprimere pareri vincolanti sulla realizzazione delle opere”. In proposito una data è emblematica: luglio 2012. E’ in questo mese che, a distanza di sei anni, arriva il via libera dal Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive). Meglio tardi che mai, è il caso di dirlo. Ma nel frattempo le spese lievitano e i costi che sono passati da 200 mila a 900 mila circa.

Nonostante ciò, a distanza di un anno dalla comunicazione positiva del Suap, la New Point nel maggio 2013 torna alla carica e chiede al Comune una proroga della convenzione in modo da poter partecipare a un bando pubblico, previsto dal “decreto sviluppo”, che finanzia gli impianti sportivi. E nel 2013 il Consiglio comunale, approvando una delibera, proroga fino al 2033 la concessione e dà in questo modo il tempo utile alla realizzazione delle opere.