Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

concerto «Lirico, il caso approdi in aula»

Fonte: L'Unione Sarda
24 aprile 2015

 

Ieri sciopero, oggi pure, il Comitato d'indirizzo che aspetta di riunirsi di nuovo, la sovrintendente Angela Spocci al lavoro per mettere a punto una programmazione lirica in grado di ottenere, lunedì prossimo, quel voto che è venuto a mancare già per tre volte: il Teatro lirico di Cagliari è alla paralisi. Con il clima sempre teso, e musicisti e cantanti che incrociano le braccia, non vanno in scena il Requiem e una sinfonia di Cherubini con orchestra e coro previsti nel cartellone della stagione sinfonica, l'unica finora messa a punto dalla sovrintendente nominata due mesi e mezzo fa.
Nel frattempo, mentre la musica si ferma, continuano le prese di posizione politiche. Ieri a intervenire sull'impasse che blocca la più importante impresa culturale dell'isola è stata Alessandra Zedda, vicecapogruppo di Forza Italia, insieme a tutto il gruppo azzurro. La sua richiesta è che il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l'assessore alla Cultura Claudia Firino si presentino in aula per spiegare a che punto è la notte del Liroco.
«In questi mesi abbiamo presentato una miriade di interrogazioni, interpellanze, norme di legge - evidenzia Zedda - ma davanti alla pericolosa escalation non si può rimandare un dibattito pubblico alla luce del sole e soprattutto l'individuazione di soluzioni che non lascino sprofondare nella vergogna la più grande industria culturale della Sardegna. Lo sforzo economico sostenuto dalla Regione - prosegue la consigliera regionale forzista - non può essere vanificato da una gestione caotica, improvvisata, che neppure è riuscita a programmare la prossima stagione. Una gestione che rischia di pregiudicare anche il futuro del Teatro, visto che i fondi ministeriali sono condizionati a risultati che, senza programmazione, non arriveranno mai. Il presidente Pigliaru e l'assessore Firino - ha concluso Zedda - vengano subito in Aula per riferire sullo stato dell'arte e per chiarire se intendano intervenire di concerto con il ministero per restituire al teatro una governance competente ed efficiente».
La settimana in corso si è aperta con la terza fumata nera sulla stagione lirica, cui ha fatto seguito una dura lettera firmata dal direttore della sezione spettacolo del ministero per i Beni culturali che avvisava: «Il ritardo nell'inizio delle rappresentazioni potrebbe comportare un calo nei punteggi utili per il compito del contributo» ministeriale, con conseguente invito alla Fondazione di fare presto. Quindi la fissazione di due delle cinque giornate di sciopero proclamate dalle sigle sindacali più rappresentate fra i dipendenti. Una situazione decisamente pesante. (m. n.)