Rassegna Stampa

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Lirico, altri due giorni di sciopero. Cherchi: "Serve svolta nella gestione"

Fonte: web cagliaripad.it
23 aprile 2015


 

 

Ansa News


 

Altri due giorni di sciopero al Teatro Lirico di Cagliari: li hanno proclamati i sindacati Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Fials-Cisal, Libersind-Conf., Snater Css in un'assemblea a due giorni dall'ultima seduta del Consiglio di indirizzo.
L'astensione dal lavoro è stata fissata per domani e per venerdì 24 aprile. "Per la terza volta - denunciano i rappresentanti dei lavoratori - il C.d.I. non ha approvato la stagione lirica presentata dall'attuale sovrintendente. Passa il tempo ma in questo teatro tutto rimane tale e quale, è un gioco delle parti imbarazzante e tragico messo in atto sul futuro di 300 famiglie".
I sindacati continuano a essere preoccupati. E parlano di una comunicazione inviata a Cagliari dal Ministero dei Beni culturali. "Qualora il presidente e con lui tutto il C.d.I.- attaccano i sindacati - non assumano le responsabilità che loro competono, la stagione già compromessa del 2015 comporterà una possibile riduzione del finanziamento ministeriale fino ad un terzo dell'importo attuale e, com'è fin troppo facile presagire, le conseguenze sarebbero devastanti. Di fronte a questa plausibile ventura tragica situazione a chi dovranno rivolgersi i lavoratori per avere spiegazioni? Quali saranno le giustificazioni che saranno loro esposte? Saranno le solite motivazioni alle quali la classe politica ci ha ormai da tempo abituati dove nessuno si assume mai alcuna responsabilità? Tutto ciò è intollerabile e faremo di tutto perché non accada".

Cherchi. "E' in atto uno sciopero pesante dei lavoratori ma gli Organi del Teatro non hanno assunto iniziative almeno per tentare di comporre la vertenza. I sindacati non hanno avuto neppure la cortesia di un incontro".
Lo afferma, in una nota, il componente del Cdi, Salvatore Cherchi, che sollecita una svolta urgente nella gestione dell'ente lirico.
"Il Ministero dei beni culturali che ha la vigilanza sulle Fondazioni lirico-sinfoniche - prosegue Cherchi - ha chiesto formalmente 'giustificazioni' sulla carenza di programmazione che frustra un fine istituzionale della Fondazione e nuoce all'immagine e alle entrate del Teatro. In questi mesi si è discusso sui risultati delle gestioni passate; in proposito, sono plausibili opinioni diverse. Ma un dato di fatto non contestabile è che un terzo del 2015 sia stato consumato in maniera quasi totalmente improduttiva con danni certi. Bisogna prendere atto della situazione - conclude - e porvi rimedio con decisioni conseguenti del Comitato d'Indirizzo e dei Soci".