Rassegna Stampa

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Strage di migranti, a Cagliari fiaccolata per ricordare le vittime

Fonte: web Castedduonline.it
22 aprile 2015

 


Fiaccolata organizzata da Emergency in memoria delle vittime del naufragio del 19 aprile scorso nel Mediterraneo


Autore: Redazione Casteddu Online il 21/04/2015 09:33

 

 

 

Una fiaccolata dopo la strage di migranti nel Mediterraneo. Così Cagliari ricorderà domani sera, 22 aprile, le vittime del terribile naufragio. “In una settimana più di mille morti in due stragi annunciate – si legge in un comunicato di Emergency - Stragi che si ripeteranno se le scelte politiche dei governi dell’UE (compreso quello italiano) continueranno a consegnare le persone in cerca di protezione nelle mani dei mercanti di morte. Aumentando controlli e mezzi per pattugliare le frontiere non si fermeranno le stragi, come dimostra quest’ultima tragedia con più di 900 morti avvenuta a poche ore da quella che ha portato a morire altre 400 persone. Chi scappa per salvare la propria vita e quella dei suoi cari non si ferma davanti al rischio di morire in mare. Non c’è più tempo da perdere”.


Alla fiaccolata, che dalle 20,30 di domani attraverserà la via Roma lato portici, partendo da piazza del Carmine, per poi arrivare in piazza Amendola,  parteciperanno Emergency, Prometeo Onlus, la Tavola Sarda per la Pace, la CGIL-Camera del Lavoro di Cagliari, lo SPI-CGILdi Cagliari, il CIDI, l'ASARP, la Caritas Diocesana di Cagliari, il Manifesto Sardo, l'ANPI provinciale e la Sezione di Cagliari, la Comunità La Collina, l'associazione Sardegna-Palestina, Save the Children,la Fondazione Sardinia, il Cagliari Social Forum, l'Associazione Solidando, l'Associazione Scida, Unica 2.0, Aegee-Cagliari, Unica Igbt, Associazione culturale Athena, Associazione Interculturale NUR, Sezione ANPI di Monserrato.

“Chiediamo – spiegano gli organizzatori -  al Governo Italiano e all'Unione Europea un reale cambio di rotta nelle politiche sull'immigrazione.  Occorre chiudere la sciagurata stagione di “esportazione della democrazia” che finora ha creato solo morti, violenze ed instabilità politica nei Paesi in cui è stata praticata. Ma anche smettere di promettere aiuti e realizzare spoliazione. I Paesi vanno aiutati (con programmi di istruzione, creazione di infrastrutture, etc.) a dare concrete speranze di vita migliore ai loro cittadini, per evitare la fuga dai loro Paesi verso situazioni incerte e pericolose per le modalità impiegata. Aprire immediatamente canali sicuri e legali d'accesso in Europa e rafforzare le operazioni di ricerca e soccorso in mare, così da evitare ulteriori perdite di vite in mare, e avviare politiche per garantire, ai sensi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la protezione e la tutela dei diritti di rifugiati, migranti e richiedenti asilo, che attraversano il Mediterraneo”.