L'intervento

La vicenda che contrassegna la vita della Fondazione del Teatro Lirico non può essere spiegata in base alla logica. Contiene pulsioni di miserevole natura appartenenti a volontà di sopraffazione e di rivalsa affatto personali. Occorrerebbe perciò che nel corpo sociale cittadino si diffondesse la consapevolezza delle occasioni che potrebbero essere colte facendo prevalere la cultura della cooperazione su quella dell'antagonismo esasperato affinché si concretizzino moti spontanei di contrapposizione ad atti e comportamenti distruttivi del futuro ma anche del presente.
Non è consentito dimenticare che è in gioco la sopravvivenza di un'istituzione culturalmente fondamentale e con essa le ragioni di dignità del lavoro e di vita di tutti coloro che vi operano. A costoro dovrebbe pensare in particolare un governo della città che si ispira agli ideali della sinistra valorizzandone semmai l'impegno in una delle strutture più importanti della vita di una comunità che voglia essere protagonista della costruzione del proprio futuro. È vitale la messa in campo di tutti i provvedimenti atti a contrastare il declino e la scomparsa della Fondazione senza attendere un giorno di più. Il primo passo deve essere volto alla liberazione di ogni energia per un futuro di sviluppo, nella consapevolezza che potenzialmente queste energie il sistema attuale le possiede. Basta aver fiducia in esso e improntare l'azione a criteri di onestà intellettuale.
Italo Ferrari