LIRICO. L'ex consigliere Cualbu contro Zedda: «Il Tar annullerà tutto»
«L'anno scorso al Teatro sono andate 180 mila persone: più pubblico che in tutte le partite allo stadio». Gualtiero Cualbu, per nove anni consigliere d'amministrazione, difende il Lirico e sostiene le proteste dei lavoratori contro l'attuale gestione.
«In questo momento il teatro è vuoto, non ci va nessuno e non c'è stagione: si è persa l'occasione di rilancio che stava avvenendo con la precedente gestione - spiega - per questo sostengo le richieste di abbonati e dipendenti, stanchi di sentire le balle che raccontano sui bilanci da parte di consulenti esterni che sono solo perizie di parte». Critiche anche alla Regione, colpevole di assecondare questa situazione: «Perché la Regione, che è il primo contribuente, non interviene? Ci sono state tantissime riunioni del Consiglio dopo la nomina della sovrintendente ma continuano a concedere proroghe in attesa della stagione, ma ogni giorno di ritardo costa alla collettività». Cualbu rimpiange Mauro Meli e stronca la gestione di Angela Spocci.
«Una scelta fatta per distruggere il teatro, anche dal curriculum si capiva che non aveva titolo. Ma la colpa non è tanto sua quanto di chi ce l'ha messa - commenta l'imprenditore - il sindaco, impegnato tra processi, querele ed esposti, era in conflitto d'interessi e ai sensi dello statuto non poteva votare. Invece il suo voto è stato determinante per la nomina e il Tar la annullerà». Secondo Cualbu non c'è paragone con la gestione Meli: «Nei primi mesi siamo arrivati a 164 mila euro di incassi, forse 170, ma a questa data l'anno scorso si parlava di due milioni e 200 mila euro».
M. Z.