Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico nella tormenta E i sindacati scioperano

Fonte: La Nuova Sardegna
14 aprile 2015

Dura presa di posizione: scontro con la Soprintendente

 


di Walter Porcedda

CAGLIARI Angela Spocci sul filo e sindacati in rivolta. Poltrona sempre più scottante (e traballante?) quella del Soprintendente che ha preso il posto due mesi fa di Mauro Meli alla guida del teatro Lirico, la più importante struttura culturale della Regione. Dopo i mugugni e le proteste, prima con la sfiducia e poi con la richiesta di dimissioni le sei sigle sindacali che raccolgono la stragrande maggiornaza dei lavoratori (e cioè Cgil, Uil, Fials, Libersind, Snater e Css) hanno deciso di passare all’azione e proclamare ben cinque giornate di sciopero. Una iniziativa di lotta durissima dunque che, secondo le organizzazioni dei lavoratori ha lo scopo di portare in primo piano tutta la drammatica emergenza in cui si trova la Fondazione. Evidentemente a poco è servito l’incontro svoltosi tempo fa con il Presidente della Regione Francesco Pigliaru verso il quale i sindacati riponevano le speranze di una svolta nella governance del Lirico. I tempi della politica probabilmente sono lunghi ma è il teatro che non può più aspettare osservano i rappresentanti dei lavoratori. La Fondazione infatti, unica tra le 14 in Italia a “non avere una vera programmazione” sta subendo “un tracollo. di abbonati (-35% rispetto allo stesso periodo 2104), di incassi da botteghino (diminuzione presunta di circa euro 800mila euro), di immagine, afflusso di spettatori (causato da una impostazione approssimativa dei programmi presentati) e di critica. La stagione lirica, che per ragioni ascrivibili unicamente alla Sovrintendente – dicono i sindacati – partirà con colpevole e irrimediabile ritardo, sarà con ogni probabilità presentata al Cdi con le medesime imbarazzanti deficienze della recente stagione sinfonica: verrà proposto qualche titolo senza alcun costo dettagliato di realizzazione... etc”. E, problema dei problemi, “la speranza di aumentare il numero di recite e opere (con relativo incremento Fus del prossimo anno) – dice la nota – andrà “delusa per l’inspiegabile negligenza con la quale si sono lasciati trascorrere questi ultimi due mesi”. E quindi di conseguenza “i finanziamenti ministeriali 2016 subiranno una drastica contrazione”. Con tutte le conseguenze del caso. I sindacati a questo punto, dopo aver sottolineato come le “reiterate richieste di incontro” sono “inascoltate” (su indagini ricognitive per “personale non previsto in pianta organica, provvedimenti disciplinari assunti senza alcuna contestazione d’addebito preventiva, assunzioni di personale esterno senza aver fornita alcuna informazione a sindacati e Cdi”) si rivolgono direttamente al Cdi per chiedere una “decisa assunzione di responsabilità che in tempi rapidi porti alla revoca della dirigente da parte dell’autorità preposta”. E a proposito di Cdi, nella riunione svoltasi ieri, è trapelato che proprio nei confronti della Sovrintendente c’è stata una bocciatura dei consiglieri su tutta la linea. Dalle proposte di nomine a quella di convenzioni con Università del centro Italia sino a un progetto di stagione lirica ritenuto forse non sufficientemente dettagliato e per il quale il Consiglio di indirizzo vuole un approfondimento da prendere in esame lunedì prossimo.