Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Balzello portuale, che masochismo»

Fonte: L'Unione Sarda
13 aprile 2015

Cappellacci contro la microtassa sugli sbarchi proposta da Fassino per aiutare i Comuni

Una nuova tassa su biglietti di aerei e navi in transito nelle Città metropolitane? Per Ugo Cappellacci (Forza Italia) sarebbe davvero troppo: «Un'idea stupida, autolesionista e foriera di disparità. Già la Sardegna sostiene uno sforzo economico notevole per finanziare la continuità territoriale aerea e abbassare il prezzo dei biglietti, sarebbe assurdo che il costo fosse aumentato per finanziare ad esempio le casse dei Comuni di Milano o Roma, lasciando a noi il sacrificio economico portando fuori dall'Isola una parte dei benefici». Secondo l'ex governatore è inconcepibile che si pensi solo a «imporre balzelli» e a colpire «un settore fondamentale per la nostra economia come il turismo». Tutto il contrario di quello che dice il presidente dell'Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino: «Un piccolo contributo sul biglietto aereo moltiplicato per tutto il traffico di Fiumicino risolve da solo il problema di Roma (dove son previsti tagli per 87 milioni)».
Proprio nella Capitale, l'ipotesi della tassa di due euro per ogni passeggero in transito negli scali è quasi una certezza. Secondo Renzo Iorio, presidente di Federturismo Confindustria «non si può ricorrere sempre al turismo come area di imposizione fiscale ogni volta che ci sono buchi di bilanci locali da coprire come è già avvenuto e continua ad avvenire con la tassa di soggiorno, e non si può ogni volta cedere alla tentazione di imporre nuove tasse con la presunzione che a pagarle siano coloro che poi comunque non votano nei rispettivi collegi di chi le introduce». Infine, ancora Cappellacci ricorda che «per la Sardegna la tassa costituirebbe un ulteriore fattore di disparità». Già in passato, conclude, «abbiamo vissuto le conseguenze di una decisione analoga: la tassa di sbarco dell'era Soru. Un esempio negativo, tanto che perfino a Nizza qualche politico ammonisce contro eventuali tentativi simili, dicendo: non vogliamo fare la fine che fece la Sardegna nel 2006 ». ( ro. mu. )