Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tre cannoni senza sede

Fonte: L'Unione Sarda
10 aprile 2015


SANT'ELIA. L'ipotesi del Comune: «Forse li metteremo al porticciolo»

 

Parcheggiati da due anni nel retro del Lazzaretto

 



I cannoni, tre, coperti di vari strati di vernice nera in guerra con la ruggine, ciascuno decorato da uno stemma e dotato del proprio carrello, sono nascosti sul retro del Lazzaretto: addossati a un muro, puntano inutilmente verso il mare e se ne stanno lì in compagnia di sei panchine di metallo. Un paio di giorni fa un lettore li ha fotografati e ha protestato perché non sono adeguatamente valorizzati.
I cannoni sono gli stessi che fino a due anni e mezzo fa si trovavano nel piazzale di fronte al Lazzaretto. «Sono stati spostati all'inizio dei lavori», spiegano dall'ufficio stampa del Comune. Cioè a settembre 2012. Rimessi a nuovo piazzale e lungomare, non sono tornati al loro posto: «Sarebbero risultati fuori contesto». Ma non sono abbandonati, secondo l'amministrazione: «È in corso una valutazione sulla loro collocazione. Certamente torneranno nella passeggiata, probabilmente vicino al porticciolo di Sant'Elia».
VIA DAI GIARDINI Ma quando e come c'erano arrivati, quei cannoni, al Lazzaretto? «Li fece portare qui Pellegrini», ricorda una degli addetti al centro culturale. Pellegrini nel senso di Giorgio, lo storico dell'arte che, nella Giunta Floris, ricoprì l'incarico di assessore alla Cultura. Bisogna tornare indietro di 11 anni, ad altri lavori di ristrutturazione e restauro: quelli che, sotto la Giunta Floris, cambiarono radicalmente l'assetto dei Giardini pubblici. Fu pavimentato il viale principale, rimossa la fontana che lo interrompeva a metà, pavimentati anche i vialetti in terra battuta e il viale laterale, resi accessibili da parte del pubblico i grandi prati, reintrodotte le aiuole fiorite a fiancheggiare il viale principale e realizzate due nuove fontane davanti alla Galleria comunale d'arte. Quest'ultimo edificio, in origine, era la polveriera della città, e da lì provenivano due cannoni che, fino all'avvio di quel cantiere, erano collocati nella terrazza del viale San Vincenzo: furono spostati per decisione dell'assessore alla Cultura insieme al vecchio trattore usato nel 1927 per pavimentare le strade cittadine per la prima volta.
COLLOCAZIONE Si tratta degli stessi cannoni esposti, insieme a un terzo, nel piazzale del Lazzaretto, dove sono rimasti per più di otto anni? Secondo il Comune, sì. Una collocazione che aveva un senso, anche in considerazione della presenza, a poca distanza, del forte sabaudo di Sant'Ignazio, eretto in tutta fretta nel 1792 per difendere la città dall'armata rivoluzionaria francese e abbandonato dopo pochi mesi di servizio: in previsione avrebbe dovuto ospitare oltre 50 cannoni, in realtà ne furono installati appena cinque o sei. (m. n.)