Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il ministro: «Vi ascoltiamo» Ma l’isola resta in bilico

Fonte: La Nuova Sardegna
8 aprile 2015

Galletti (Ambiente) incontra il governatore: «Ha ribadito la contrarietà dei sardi»
Intanto l’iter per il deposito unico va avanti. Presto le bonifiche a Porto Torres


di Alfredo Franchini

CAGLIARI «Prendo atto che tutti i sardi sono contrari alla creazione del deposito unico nazionale delle scorie. Me lo ha ribadito il presidente Pigliaru e il governo terrà conto di questa posizione forte». Lo ha affermato ieri il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, che è intervenuto a Cagliari al convegno sullo sviluppo sostenibile, organizzato dall’Associazione degli ex parlamentari, guidati da Giorgio Carta. In realtà, sul deposito unico nazionale delle scorie nucleari non è stata presa alcuna decisione e le carte saranno svelate solo nel 2016 dopo la consultazione con i Comuni interessati. Galletti spiega la procedura: «Noi abbiamo elaborato le linee guida e la Sogin, (l’ente statale che si occupa dei rifiuti nucleari, Ndr), ha individuato i siti morfologicamente più adatti. La documentazione è stata inoltrata all’Ispra, (l’istituto pubblico per la ricerca ambientale, Ndr), che ha il compito di rilevare gli elementi di criticità. Alla fine dell’iter la documentazione sarà pubblicata e diventerà di dominio pubblico, a quel punto ci saranno quattro mesi di tempo per la consultazione con i territori». Mentre il ministro interviene al convegno nella sede della Fondazione Banco di Sardegna, arriva l’eco della contestazione del Movimento «No scorie» e di Sardigna Natzione. Il ministro Galletti riconosce: «La posizione della Sardegna è legittima ma non credo che lo stesso atteggiamento ci sarà in tutta Italia. Alcune zone stanno valutando l’ipotesi di ospitare il deposito delle scorie a patto che non ci siano problemi per la salute, che vengano creati posti di lavoro e centri di ricerca di altissima qualità. Credo che sia legittimo che altre comunità la pensino diversamente da voi». E alla fine salta fuori un enorme punto interrogativo: se la procedura del governo dovesse dare esito negativo che cosa accadrebbe? «In quel caso verrebbe nominato un Comitato interministeriale e sarà il governo a decidere». Il ministro ha poi affrontato gli altri temi dell’isola: bonifiche, termodinamico e trivellazioni. «A Porto Torres abbiamo fatto cinque conferenze di servizio e ora si terrà l’ultima. Dopo c’è l’impegno a procedere con interventi di bonifica molto importanti su quel sito. Stessa cosa per l’area di Macchiareddu e per il progetto Nuraghe che vale 100 milioni di interventi». Per termodinamico e trivellazioni, Galletti chiarisce che la «legislazione è stringente. Il mio compito si limita alla valutazione di impatto ambientale». L’invito, però, è quello di non dire di No senza discutere il merito delle cose. Tossilo? «Sull’inceneritore non ho competenze, decida la Regione. L’importante per me è che la Sardegna diventi autonoma nella raccolta dei rifiuti sapendo che siamo davanti a un cambiamento epocale di cui si deve tenere conto».