Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tutte le frane del paradiso

Fonte: L'Unione Sarda
7 aprile 2015


Solo interventi tampone e innumerevoli divieti per evitare nuovi incidenti

 

Calamosca, transenne sulla costa per il rischio di crolli


     
 

Transenne su Calamosca. Transenne su Capo Sant'Elia. Una lunga, infinita teoria di sbarramenti per contenere il pericolo, fermare curiosi e purtroppo anche i molti incoscienti. Avvertire che lì, oltre le ringhiere e i cartelli , la costa si muove. Un attimo e può venir giù. Come accadde tra Marina Piccola e Cala Fighera nel 1987. Anno di morte, per un bagnante che rientrava a piedi sotto la falesia candide e instabili per raggiungere il porticciolo. È allora che Cagliari si accorse che non sempre le sue scogliere erano un paradiso. E che avevano urgente bisogno di gestione.
Da quel giorno ad oggi le ordinanze e i divieti più non si contano. Firmate dalla Capitaneria, emanate dal sindaco.
LE INCOMPIUTE E se qualche intervento è stato fatto, l'emergenza è ancora lì, sotto gli occhi di tutti, ancorata alle transenne perenni. Dal piazzale affacciato sulla spiaggetta e l'incantevole baia si può scegliere se incamminarsi sulla destra, verso il promontorio del faro. Oppure superare l'hotel sulla sinistra, verso lo stabilimento balneare Paillotte e l'ex stabulario. Pochi passi e crescono le transenne, spuntano i cartelli del “pericolo frane”.
I GUAI È qui che Cagliari scopre i suoi guai mai risolti. È qui, in questo tratto di costa di incredibile bellezza a due passi dalla città, dove storia, archeologia e natura si incrociano, che si sente forte l'esigenza di un globale intervento di messa in sicurezza e riqualificazione. Dal Municipio annunciano importanti opere. Ma saranno purtroppo lavori parziali che non metteranno fine, almeno per ora, al rischio di crolli che incombono sul'intero promontorio di Capo Sant'Elia-Calamosca e ancora di più eviteranno l'esposizione costante prolungata di troppi escursionisti (e in estate dei bagnanti più temerari) alla minaccia delle frane.
GLI INCOSCIENTI Basta poco per verificarlo. Non sono rari i frequentatori di Calamosca che superano le transenne per avventurarsi sui sentieri che costeggiano la scogliera, sfiorano gli strapiombi anche dove maggiore è il rischio. Capita ogni santo giorno.
IL VIALE IN SALITA Se la scogliera no gode di buona salute, non sta certo meglio il viale in salita che porta verso il faro. Il vecchio muro di pietra che delimita la strada dall'area militare è carico di ferite e anche le ultime piogge hanno fatto franare diversi tratti. I grossi massi sono finiti sulla carreggiata. Anche questi un pericolo per chi a piedi raggiunge monumento-lanterna e le “porte” dei sentieri da visitare.
Andrea Piras


Il progetto

La via restaurata
tra l'hotel
e l'ex stabulario

Sistemazione, recupero e riqualificazione delle aree degradate. La gara è bandita e prima dell'estate saranno aperte le buste per l'assegnazione delle opere per far rivivere il tratto di costa compreso tra l'hotel Calamosca e il vecchio stabulario arroccato sulla scogliera. Un progetto che l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Zedda riuscirà a realizzare grazie a una copertura finanziaria di 500mila euro. Un programma che segue gli interventi già eseguiti sui sentieri della Sella del Diavolo prediletti dagli escursionisti.
«Sistemeremo la strada oggi colma di buche e il costone roccioso», spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras, «realizzeremo slarghi e banchine ed elimineremo il guardrail di ferro per sostituirlo con una ringhiera in legno-ferro indubbiamente più piacevole e meno impattante». Il viale sul mare verrà poi illuminato. I tempi di consegna, 150 giorni. (a. pi.)