Rassegna Stampa

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Fangario, stop del Comune al cemento: alt al nuovo mini quartiere

Fonte: web Castedduonline.it
2 aprile 2015

 


I tecnici comunali parlano di “rischio idrogeologico molto elevato” nell’area tra la 131 e via dell’Agricoltura, al confine con Elmas. L’opposizione vota contro la delibera e accusa la maggioranza di voler “uccidere l’iniziativa privata”

 


Autore: Federica Lai il 02/04/2015 02:12

 

 

 


Fangario come Su Stangioni, due aree periferiche di Cagliari accomunate da uno stesso destino: il Comune dice no ai progetti per costruire dei palazzi e dare vita a un nuovo mini quartiere. Su via del Fangario il Consiglio comunale si è espresso oggi approvando una delibera di Giunta, e di fatto bocciando il piano attuativo che prevede la realizzazione di palazzoni e spazi verdi su 8 ettari di terra. “L’area non è interclusa e integrata con l’ambito urbano” si legge nella relazione tecnica dove viene sottolineto “il rischio idrogeologico elevato” della zona.  E il centrodestra attacca la Giunta: “state uccidendo l’iniziativa privata, questo sarà un nuovo caso Su Stangioni”.


 

 


Tutto comincia nel 2006, quando il progetto approda in Comune. Tre anni dopo il Consiglio comunale chiede ai progettisti approfondimenti sul piano di lottizzazione perché l’area si trova a ridosso del rio Fangario, a rischio esondazioni. Nel 2011 arriva il parere del servizio Tutela paesaggistica della Provincia che parla di “area non contigua ed integrata in termini di infrastrutture con l’ambito urbano”. Dopo un anno i proprietari ripresentano il progetto con alcune modifiche, ma il Comune tace e nel 2013  scatta il ricorso al Tar contro il silenzio dell’amministrazione.

Oggi il piano torna tra i banchi del Consiglio comunale che approva la sua bocciatura. E il centrodestra insorge e parla di un nuovo caso Su Stangioni. “Il servizio di tutela del paesaggio non ha nessuna competenza ad accertare l’interclusione del fondo – ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Farris – Oltretutto questo caso grida vendetta perché il lotto è stato accatastato da oltre cinquant’anni, cosa che l’assessore ha omesso di dire, ed è stata costruita una condotta idrica che non risulta nella delibera”. “Questa delibera apre le strade a nuovi ricorsi - ha aggiunto Alessio Mereu di Cagliari Futura – Il fondo è lontano dal rio Fangario”. Secondo Anselmo Piras, Nuovo Centro Destra, “non c’è nessun rischio idrogeologico, state continuando ad uccidere l’iniziativa privata”. Il centrosinistra vota contro il progetto evidenziando un’unica colpa: “questa delibera arriva in Consiglio con due anni di ritardo”, come hanno sottolineato Matteo Lecis Cocco Ortu, Pd, e Giovanni Dore, Sardegna Pulita.