La vicenda

I problemi finanziari della Fondazione, ha scritto l'ex direttore amministrativo Paolo Paoli, vengono da lontano: in gran parte, addirittura, sono dovuti a un'insufficiente capitalizzazione iniziale cui ha posto rimedio, un mese fa, l'annullamento del debito residuo da 5 milioni da parte della Regione. Restano ancora debiti verso fornitori per una cifra analoga.
Ma i problemi del Lirico non sono solo economici. A minare la serenità di un'impresa da 350 dipendenti è lo scontro feroce che ha travagliato il vecchio consiglio d'amministrazione. Il punto di non ritorno? Il primo ottobre 2012: quel giorno il presidente della Fondazione, Massimo Zedda, nominò sovrintendente Marcella Crivellenti, scelta al di fuori della rosa dei candidati che avevano partecipato alla selezione. Contro quella decisione fioccarono i ricorsi degli esclusi, fra cui Mauro Meli, poi diventato sovrintendente, e Angela Spocci, attuale sovrintendente. Fu una crepa definitiva in seno al cda. Il 17 dicembre le rappresentanze sindacali unitarie dei dipendenti del Teatro (in agitazione già da mesi contro i tagli ad alcune voci della retribuzione) depositarono in Procura l'esposto da cui ha preso le mosse l'inchiesta che ha portato a processo Zedda. L'8 novembre 2013 il Tar dichiarò illegittima la nomina della Crivellenti. Due mesi dopo il ritorno sulla poltrona da sovrintendente di Mauro Meli, decaduto il 22 dicembre scorso. Il 5 febbraio gli è succeduta Angela Spocci. (m. n.)