Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico: ci pensa Pigliaru

Fonte: L'Unione Sarda
27 marzo 2015


TEATRO. I dipendenti: «Sovrintendente inadeguata, serve un cambio»

 

Vertice coi sindacati, lunedì incontrerà Spocci


 

Tolta la Scala, che gioca in tutt'altra categoria, le altre dodici fondazioni italiane ammesse, oltre Cagliari, ai finanziamenti ministeriali, sono messe così: le più scarse, nel 2015, porteranno in scena almeno otto fra opere liriche e balletti; le più attive arriveranno a 16. Cagliari, quando ormai se ne sono andati i primi tre mesi dell'anno, è a zero. La Fenice ha iniziato nel 2013 a vendere gli abbonamenti per la sua stagione 2015. Torino, il mese prossimo, metterà in vendita quelli per la stagione 2016. Il ritardo è spaventoso. Ed è su questi numeri che il ministero per i Beni e le attività culturali dividerà i milioni del Fondo unico per lo spettacolo per il 2016.
«FORTISSIMO INTERESSE» Sono i dati impietosi snocciolati ieri pomeriggio dai rappresentanti sindacali dei dipendenti del Lirico nel corso del confronto col presidente della Regione Francesco Pigliaru, apparso interessato, documentato e determinato a trovare un modo per tirare fuori la Fondazione dalle acque agitate in cui si trova. «Abbiamo un fortissimo interesse nel dare alla Fondazione una prospettiva», ha detto.
CONFRONTO Poco più di un'ora di confronto negli uffici di viale Trento. Linea comune per le sei sigle (Cgil, Uil, Fials, Libersind, Snater, Css) che rappresentano l'80 per cento circa dei dipendenti: «Serve un urgente cambio di gestione, la sovrintendente Angela Spocci non è adeguata». Pigliaru ha sottolineato che la Regione non ha responsabilità dirette nelle scelte di gestione, che spettano invece al Comitato di indirizzo in cui «ognuno dei membri nominati dagli Enti che sostengono l'attività ha responsabilità di firma».
DOPPIO INCONTRO Lunedì Pigliaru incontrerà la sovrintendente Spocci, che gli ha chiesto un incontro, e il presidente della Fondazione, e forse anche il sindaco Massimo Zedda, e si è detto pronto a «incontrare gli altri soci (Mibact, Comune di Cagliari e Fondazione Banco di Sardegna, ndr)  per ragionare insieme su problemi e soluzioni». Una risposta all'appello lanciato due giorni fa da Tore Cherchi, rappresentante del Mibact nel Comitato d'indirizzo, che due giorni fa aveva invitato la Regione a farsi promotrice di un incontro fra soci.
LE RICHIESTE Quella di ieri, ha sottolineato Pigliaru, è stata «una riunione informativa». A parlare, per conto dei lavoratori, sono stati Andrea Saccarola (Fials), Tonino Ortega (Uil), Rossella Diana (Cgil), Amalia Pittiu (Cisl) e Massimo Cecalotti (Usb). Il primo è arrivato a lanciare una provocazione per motivare la sfiducia alla Spocci: «La Regione ci finanzia per vari milioni di euro l'anno, e la ringraziamo per aver abbuonato un debito da 5 milioni alla Fondazione, ma sta sprecando i suoi soldi perché noi non produciamo. Eppure quest'anno abbiamo in previsione 19-20 milioni di euro: perché non è stata ancora programmata una stagione lirica? L'immobilismo uccide, presidente».
DISSENSO Una linea da cui dissente la Usb: «Non sta ai sindacati chiedere le teste dei sovrintendenti», spiega Massimo Cecalotti. Che è stato anche critico sul debito condonato, ricordando come a fronte dei 5 milioni erogati, la Regione ne abbia tagliato, negli ultimi tre anni, circa 9 di finanziamento ordinario.
PROSPETTIVA «Siamo qui per ascoltare il vostro punto di vista sulla situazione del Teatro», ha detto Pigliaru ai sindacalisti: «Punto di vista per noi molto importante. Il Lirico è un'istituzione preziosa e la Regione ci investe con convinzione. Siamo ben consapevoli che è impossibile pensare a una città metropolitana che, possedendo un luogo culturale di questo livello, non lo valorizzi».
Marco Noce