Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tutti in coda alla rotatoria

Fonte: L'Unione Sarda
26 marzo 2015


SAN BARTOLOMEO. L'assessore Coni: «Dipende solo dai lavori per l'altra rotonda»

 

Marina Piccola-Amsicora, la mattina media di 7 all'ora


  
 

È una rotatoria per chizzani , quella all'incrocio tra viale Poetto e viale San Bartolomeo, ai piedi di Ponte Vittorio. O per ritardatari. L'importante è non giungere a Marina Piccola, in direzione di Cagliari, fra le 8,10 e le 9 di mattina, cioè puntuali per l'ingresso a scuola o al lavoro: i 2,3 chilometri che separano il porticciolo da viale Diaz possono costare anche venti minuti di coda. Invece poche ore dopo, alle 11, se l'unico semaforo è verde, tre minuti sono più che sufficienti.
FASCE ORARIE La mattina presto, nel tratto di viale Poetto tra il porticciolo turistico e l'Amsicora, l'ingorgo è una certezza gradevole quanto una cartella di Equitalia. Negli altri orari, però, c'è da dire che i benefici della rotatoria all'altezza dello stadio del Cagliari campione d'Italia, sul lato del Poetto, si vedono già. Il punto è capire se i vantaggi di cui si gode per 22 ore siano una ricompensa adeguata per le due ore di caos.
IL COMUNE Più che rispondere al quesito, Mauro Coni - assessore alla Viabilità, al Traffico e alla graticola (ci sta sopra da quando la città sta rivoluzionando la circolazione stradale) - lo contesta: «Non si possono esprimere giudizi mentre i lavori sono in corso: non ha senso». A dire il vero, in quel tratto di viale Poetto gli operai non ci sono più: il semaforo di via Tramontana è spento, chi viene da viale Diaz non può più svoltare al Campo Rossi, chi proviene da via Tramontana può solo svoltare a destra e la rotatoria di San Bartolomeo è ultimata. «Ma non quella tra viale Diaz e via della Pineta», tuona Coni, «dove la sede stradale è ristretta da un cantiere più grande della rotonda che sorgerà, dove le ruspe si muovono ostacolando il traffico, dove i conducenti rallentano per curiosare». Secondo Coni, inoltre, il volume di traffico in viale Poetto è amplificato dalla chiusura della rotatoria sotto il ponte di via Cadello: «I quartesi e chi abita negli altri centri dell'hinterland, in questo periodo preferiscono passare dal Poetto piuttosto che imbottigliarsi in via Cadello. È una situazione provvisoria: quando tutti i cantieri saranno ultimati, il rondò di San Bartolomeo piacerà a tutti». Di buono, c'è che alcune certezze sono verificabili. A tempo debito.
Luigi Almiento


Via Cadello

A dicembre
rondò in parte
percorribile

Rotatoria di via Cadello riaperta, almeno in parte, a novembre. Mauro Coni lo annuncia ufficialmente, ed è una di quelle promesse che un automobilista non scorda. La chiusura per 420 giorni, cioè più di un anno, secondo l'assessore alla Viabilità corrisponde al tempo massimo previsto nella gara d'appalto, «ma non sarà necessario. Nel frattempo, grazie ai correttivi, la situazione è migliorata».
Lavorare anche la notte? «Servirebbe un altro mezzo milione di euro, rispetto agli 1,8 milioni attuali: se ce li date, lo facciamo. Oltretutto, la notte si lavora lentamente e non in sicurezza». Lavorare “a zone”? «Non possiamo: la chiusura è stata ordinata dal Genio militare di Napoli perché nel sottosuolo ci sono bombe inesplose della Seconda guerra mondiale. Però vedrete: chiuderemo i cantieri ben prima dei 420 giorni». (l. a.)