Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Boldrini: «La Sardegna soffre e noi l'aiuteremo»

Fonte: L'Unione Sarda
23 marzo 2015


GLI IMPEGNI. La presidente della Camera: la specialità non è in pericolo

 

Una visita senza transenne. Laura Boldrini sbarca a Cagliari e passeggia all'aria aperta, come una signora qualunque, inguainata in tailleur nero, sul lungomare di fronte al Lazzaretto di Sant'Elia, quartiere-simbolo di un degrado non ancora cancellato. Accompagnata dal sindaco-cicerone, il compagno Massimo Zedda, sorride alla coppia di presidenti (Pigliaru e Ganau), loro ricambiano, poi scruta il mare. Laggiù, a sole 92 miglia di distanza, c'è la Tunisia, ultima terra ferita dal terrorismo e lei, La Presidente, si culla nel ricordo della “rivoluzione dei gelsomini”, «in un Paese che cerca di percorrere la via della democrazia, oggi sfidato sul fronte della cultura e della libertà».
IL SENSO E la Sardegna? Qual è il senso di questa inedita tre giorni, a parte l'omaggio a Elenora d'Arborea, Grazia Deledda e Maria Lai? Se lo sono chiesti un po' tutti, con il malcelato timore che anche una visita senza transenne, possa essere paragonata alla solita passerella. La Presidente della Camera l'ha capito e non si è sottratta all'assunzione di impegni che da oggi l'inchiodano e le impongono coerenza e pressing sul governo. «La specialità della Sardegna, la Regione più colpita dalla crisi non è in discussione. Mi sento di garantire che la riforma del titolo V non intaccherà l'autonomia del popolo sardo».
IL DISTACCO Non si nasconde, La Presidente, quando si denuncia il crescente distacco dei cittadini dalla politica e dalle istituzioni. «Sono qui - spiega -, per ridurre il solco profondo che esiste dappertutto, ma che in Sardegna assume connotati ancora più marcati. Proprio nei tempi di maggiore difficoltà, è giusto che le istituzioni siano presenti. Qui, nella vostra isola non mancano le eccellenze e occorre valorizzarle molto più di quanto sia accaduto fino a oggi. E le donne giocano un ruolo essenziale, come ho detto poco fa alle ragazze del quartiere Sant'Elia che mi hanno avvicinato: le ho definite le colonne di un progetto di recupero».
IL LAVORO «È la madre di tutte le emergenze - ha osservato Laura Boldrini -, il lavoro è un punto di partenza irrinunciabile, e so che in Sardegna il tema è particolarmente sentito, visti i numeri. Dobbiamo riuscire ad avere una proiezione verso il futuro e sostenere lo sviluppo per dare ai giovani la possibilità di vivere nel loro Paese e non di emigrare».
IL MINISTRO Non poteva mancare la domanda sulle dimissioni del ministro dei Trasporti, annunciate prima in tivvù che alla Camera. «Maurizio Lupi intanto non è indagato e ha compiuto una scelta di carattere personale. Di questi tempi, un politico non indagato che si dimette rappresenta un segnale di grande attenzione nei confronti delle istituzioni».
IL SINDACO La proposta di inaugurare la visita proprio nel quartiere Sant'Elia è stata del sindaco di Cagliari, «ma io - ha sottolineato La Presidente - l'ho accolta con entusiasmo, con umiltà, con tanta voglia di ascoltare». E così, è toccato al presidente del consiglio comunale di Cagliari Ninni Depau rammentare soprattutto il tema «delle tre zone franche urbane», di fronte a una folta delegazione di consiglieri comunali del capoluogo. Con orgoglio, poi, il primo cittadino di Cagliari ha rivendicato il merito dei «tanti lavori in corso in una città che, dopo 25 anni, fa registrare un incremento demografico, grazie anche al fatto che sono 700 i lavoratori impiegati nelle opere che ridaranno un nuovo volto a Cagliari».
Augusto Ditel
@augustoditel