Insegnanti e personale non docente chiedono la revoca del progetto

Settantatré firme per salvare il liceo Alberti. O meglio, per evitare il trasferimento dello scientifico in un altro edificio scolastico della città e liberare il caseggiato di viale Colombo destinato ad ospitare strutture di supporto legate alla nautica. Un'ipotesi che periodicamente riemerge dalle pagine del Piano regolatore del porto di Cagliari e che troverebbe conferma nel Piano urbanistico comunale.
In questi giorni la preoccupazione domina. Così insegnanti e personale non docente dell'Alberti hanno stilato un documento per chiedere al sindaco Massimo Zedda e agli assessori all'Urbanistica e Pubblica istruzione, Paolo Frau e Enrica Puggioni di bloccare il progetto.
IL DOCUMENTO «L'Alberti - scrivono - sin dalla sua istituzione, nel 1972, svolge la sua attività accogliendo e formando una vasta popolazione studentesca proveniente da Cagliari e da un'ampia area del territorio, da Villasimius a Vallermosa. Una percentuale di pendolari maggiore rispetto a qualunque altro istituto superiore della città». Per i lavoratori del liceo, la vicinanza dell'istituto con le maggiori stazioni, quella ferroviaria e quella dell'Arst, «ha consolidato nel tempo un numero stabile di iscritti».
LA RICHIESTA Per questo gli insegnanti e i bidelli chiedono «la revoca delle decisioni già prese dalla precedente amministrazione comunale e il conseguente mantenimento dell'attuale destinazione urbanistica». Sta di fatto che la questione la stanno affrontando più che il Comune la Capitaneria e la Provincia. La prima proprietaria dell'edificio di viale Colombo, la secondo ente titolare per gli istituti superiori.
LA DIREZIONE Il dirigente del liceo scientifico Alberti, Aldo Cannas, conferma la preoccupazione. «È negativo il fatto che in questa parte di Cagliari possa venire a mancare un istituto superiore. E un territorio sprovvisto di scuole e anche per questo ci stiamo ponendo il problema. In questi giorni si parla del possibile trasferimento in via Mercalli. Ipotesi sbagliata». Fa chiarezza l'ingegner Michele Camoglio, dirigente della Pianificazione territoriale della Provincia. «Ogni tanto la Capitaneria ci ricorda che il caseggiato è loro e che sull'edificio hanno altri progetti. Tra l'altro ci impongono di non fare interventi, anche necessari, per evitare sperpero di denaro pubblico e visto che il liceo dovrà essere trasferito». Dove ancora non si sa. Quando? «Di certo l'Alberti resterà ancora in viale Colombo per il 2015-2016 e forse anche per l'anno successivo. Il tempo che ci serve per sistemare altri nostri istituti, compreso il Marconi di via Mercalli che sappiamo non piacere alla direzione dello Scientifico per questioni strategiche. Tra due anni, però, la distanza da ferrovia e stazione Arst sarà superata dalla metropolitana di superficie».
Andrea Piras