Scorie nucleari, ipotesi-Sardegna. Anci sulle barricate: "No, l'Isola ha già dato"
Il Governo, entro metà aprile, dovrebbe pubblicare la mappa definitiva dei siti scelti per stoccare le scorie nucleari. La Sardegna potrebbe essere una delle regioni in lizza. Manifestazione, l'1 e 2 aprile a Cagliari, di associazioni e comitati contrari.

CAGLIARI - La partita legata alla location scelta per ospitare le scorie nucleari si gioca a Roma: dai primi di marzo i ministeri di Sviluppo e Ambiente hanno ricevuto dall'Ispra la 'Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee'. E' il prodotto finale delle verifiche svolte dalla Sogin lo scorso due gennaio. Con in piedi un Decreto legislativo che regola tutto ciò che c'è da regolare in merito al Deposito delle scorie, gli stessi ministeri dovrebbero rendere nota la mappa ufficiale entro la prima metà di aprile. C'è tuttavia l'ipotesi di un possibile slittamento: a fine maggio più di una Regione va al voto per rinnovare i Consigli regionali. E per scoprire quali aree sono state 'benedette' da Roma per ospitare le scorie nucleari potrebbe essere necessario attendere qualche settimana in più.

In Sardegna, intanto, associazioni e comitati contrari all'ipotesi che l'Isola possa essere tra i siti scelti per l'arrivo delle scorie, organizzano una mobilitazione di due giorni, l'1 e 2 aprile prossimi. Un sit-in in via Roma con concerti, spettacoli e interventi, e per il 19 aprile il Nonucle-die in tutta la Sardegna. La protesta pacifica è organizzata dal comitato No nucle. C'è anche l'Anci al fianco di associazioni e movimenti. Il presidente regionale Piersandro Scano è netto: "No totale da parte di tutti i Comuni sardi. Se lo Stato dovesse scegliere la Sardegna, siamo pronti a mettere i 377 primi cittadini con la fascia per impedire ciò. L'Isola ha già dato".