Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Legge casa, clima di guerra

Fonte: L'Unione Sarda
18 marzo 2015

CONSIGLIO. Bocciati gli emendamenti della minoranza. Oggi seduta rovente

Fasolino (FI): «Tutto bloccato». Cocco (Pd): «È falso»

Sarà un duello rusticano, quello di oggi, sulla Legge Casa. Una sfida tra due opposte visioni della pianificazione del territorio. A partire dalle dieci di stamani, in aula, maggioranza e opposizione si fronteggeranno senza esclusione di colpi e - a sentire i decibel degli squilli di tromba della vigilia -, alla fine bisognerà contare i feriti. Compresi quelli del fronte che sostiene Francesco Pigliaru (e Cristiano Erriu ), che non hanno trovato l'accordo sulla dimensione minima del lotto per i terreni agricoli. Tre come chiede il Pd, su input di Renato Soru ? O ne basta uno (tesi di Sel)? Massì, facciamo due, suggerisce il Partito dei Sardi. Morale: su questo punto l'accordo non c'è (anche se il capogruppo Pd Pietro Cocco è ottimista) e dunque si andrà in aula in ordine sparso: ognuno difende la sua posizione e voterà di conseguenza.
COMMISSIONE Ieri, i lavori della Commissione Governo del Territorio sono durati pochissimo. Questi i risultati: dei 512 emendamenti presentati, sono stati bocciati quelli dell'opposizione (350 del centrodestra), mentre le proposte di modifica dell'esecutivo regionale, fatte proprie dal presidente del parlamentino Antonio Solinas (Pd), sono state accolte, così come era stato concordato nel vertice di centrosinistra della scorsa settimana. Nessuna speranza invece per le lottizzazioni precedenti all'adozione del Piano Paesaggistico di Soru (2006), definitivamente decadute. Per gli ampliamenti negli alberghi nella fascia dei 300 metri dal mare tutto è rinviato alla legge urbanistica, da varare entro il 30 giugno 2016.
I COMMENTI Il forzista Giuseppe Fasolino è imbufalito. «Siamo al blocco di tutte le attività legate all'edilizia - sbotta il sindaco di Golfo Aranci, che è anche il relatore di minoranza della Legge Casa - e dunque il danno sarà superiore a quelli causati dal Ppr di Renato Soru». Antonio Solinas invece sottolinea «la conferma dell'impianto generale della legge. Come Pd, abbiamo discusso dell'argomento in pubblico, a differenza di ciò che faceva il centrodestra con le riunioni di Arcore, a porte chiuse». Pietro Cocco invece rimarca il fatto che «tutte le volumetrie nelle zone B e C rimangono integre. Gli operatori economici del settore non debbono lamentarsi più di tanto perché tra l'altro le nuove norme facilitano il rapporto con i Comuni».
LA PROPOSTA «Nel dibattito in aula a metà novembre - argomenta il consigliere di Forza Italia Oscar Cherchi - la sinistra aveva garantito che la legge urbanistica sarebbe stata approvata entro fine mese. Siamo a fine marzo e non la vogliono ancora discutere in consiglio regionale. Il settore edilizio - prosegue Cherchi - necessita dell'approvazione di questa legge che non può dipendere dagli umori del segretario regionale del Pd né dai regolamenti di conti interni alla coalizione tra Pd, sovranisti e sinistra. Se la maggioranza ha bisogno di ulteriore tempo per fare sintesi, si proroghi la validità del Piano Casa approvato durante la Presidenza di Ugo Cappellacci ».
Gianni Tatti (Area Popolare Sarda), vicepresidente della Commissione Urbanistica, ricorda che «il nostro gruppo ha presentato una serie di emendamenti per migliorare un testo che continua a suscitare polemiche anche all'interno della stessa maggioranza. Sull'intero provvedimento sarebbe dunque auspicabile una più ampia riflessione da parte della Giunta che deve tenere conto dell'efficacia delle norme approvate a livello nazionale con il “decreto Milleproroghe”. Norme che appaiono più avanzate rispetto a quelle contenute nel disegno di legge pensato dalla Giunta nello scorso autunno»
Augusto Ditel
@augustoditel