Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Province, l'abrogazione è in bilico

Fonte: L'Unione Sarda
18 marzo 2015

IL CASO. Il Consiglio di Stato dà ragione all'Ups e rinvia il ricorso alla Corte costituzionale Province, l'abrogazione è in bilico Il Consiglio di Stato dà ragione all'Unione delle province sarde e rimette i ricorsi sull'abrogazione e commissariamento degli enti intermedi alla Corte Costituzionale. In particolare, la sentenza di ieri (non definitiva e depositata in cancelleria a Roma) riguarda il ricorso contro il commissariamento delle Province - e quindi contro la Regione Sardegna - presentato nel 2014 da Fulvio Tocco, ex presidente dalla provincia del Medio Campidano e dall'Ups.
Ora la Consulta dovrà decidere sulla legittimità del provvedimento che ha abbreviato il mandato elettivo dei consiglieri e degli altri organi eletti dai territori. Il Consiglio di Stato ha rivisto in appello la decisione del Tar Sardegna. Secondo i giudici amministrativi della Quinta sezione «non può essere una legge provvedimento a disporre della durata degli organi eletti. Proprio questa, invece, è la portata della disposizione contestata in questa sede. Essa, nel prevedere che si proceda all'elezione degli organi delle nuove Province, stabilisce che decadano quelli delle Province preesistenti, nel logico presupposto che non possa darsi una doppia contemporanea rappresentanza, nell'ambito di organi elettivi preesistenti e di organi di nuova elezione, delle popolazioni dei territori oggetto della variazione territoriale». Per i giudici «tale abbreviazione del mandato degli organi delle Province preesistenti non trova supporto in alcuna disciplina a carattere generale. La Regione non ha mai proceduto a darsi una legislazione organica sull'ordinamento degli enti locali». Secondo il consigliere regionale del Pd Roberto Deriu (presidente dell'Ups all'epoca del ricorso), la sentenza del Consiglio di Stato deve far capire a chi fa le leggi che «si deve aver sempre presente la Costituzione cui si ha giurato fedeltà. Quindi, bisogna fermarsi ogni volta che c'è il sospetto che possa essere violata. E sulle province, non era il caso di spingersi così avanti».
Roberto Murgia