Rassegna Stampa

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Teatro Lirico, i sindacati sfiduciano Spocci: “La sua gestione inadeguata ha portato al crollo degli

Fonte: web SardegnaOggi.it
18 marzo 2015

 

“Nel 2015 c’è stato un crollo nelle vendite degli abbonamenti della Stagione sinfonica, creando un mancato introito di circa 800mila euro”. E’ quanto denunciano i sindacati in una nota congiunta destinata al presidente della Fondazione Zedda e al Consiglio d’indirizzo in cui chiedono l’addio di Angela Spocci.

Una “figura manageriale forte che difenda e rilanci la Fondazione” è quanto chiedono al presidente della Fondazione Massimo Zedda e al Consiglio d’indirizzo attraverso una nota congiunta, le segreterie sindacali di  SLC-CGIL , UILCOM-UIL, FIALS-CISAL, LIBERSIND-CONFSAL, SNATER e CS. Una figura che, secondo i sindacati, non coinciderebbe con quella della neo soprintendente Angela Spocci, per la quale “esprimono la loro sfiducia”.

“L’inadeguatezza della gestione della Sovrintendente, già ampiamente denunciata, si è manifestata con il crollo nella vendita degli abbonamenti della Stagione sinfonica 2015: meno 35% circa rispetto al 2014. Il trend positivo occorso lo scorso anno, ha subito una drammatica inversione di tendenza”. E’ mantenendo questa percentuale e rapportandola agli incassi di botteghino dell’anno 2014 quantificati in circa € 2.250.000, nel 2015 verrebbe a crearsi un mancato introito nelle casse de teatro di circa €800.000, senza considerare che l’offerta proposta al pubblico quest’anno si prefigura inferiore nei numeri con conseguenti ulteriori minori introiti”.

Meno soldi dagli spettacoli porteranno, continuano i sindacati, a “meno attività, meno occupazione, e costituiranno di fatto il principio della fine per il Teatro Lirico di Cagliari condannato a chiusura certa”.

Il mancato guadagno dagli spettacoli potrebbe non essere l’unico ammanco nelle casse del Lirico. “Il Ministero trasferisce i contributi alle Fondazioni non più sulla base delle spese ma esclusivamente su criteri di quantità e qualità delle produzioni realizzate” prosegue la nota, “la contrazione dell’attività lirica rispetto agli anni precedenti comporterà un minor incasso di biglietteria e determinerà inevitabilmente minori risorse ministeriali per l’anno prossimo”.