Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Legge edilizia, l'altolà di Soru

Fonte: L'Unione Sarda
16 marzo 2015

Scontro nel Pd, il leader chiede alla Giunta un nuovo testo. Erriu: faremo norme attuative

«La fascia dei 300 metri dal mare non si tocca, è una conquista»

Il niet ufficiale di Renato Soru alla legge edilizia della Giunta Pigliaru arriva ieri sera davanti alla direzione regionale del Pd riunita in forze a Oristano. Netta contrarietà sul punto principale, la concessione di volumetrie agli alberghi sul mare, ma la bocciatura investe anche altri pezzi importanti del provvedimento.
Inizia così la resa dei conti, tra le varie anime del partito, tra chi fa il tifo per Pigliaru e la sua squadra attuale e chi invece no, aspettando la grande sfida, la legge urbanistica, annunciata entro l'estate. Oggi lo scontro è sulle “Norme per il miglioramento del patrimonio e per la semplificazione e il riordino delle disposizioni”, testo presentato a ottobre e approdato in Aula per la discussione generale solo qualche giorno fa, per il quale l'avvio dell'esame dei singoli articoli è da mercoledì prossimo. Ma a questo punto chissà cosa succederà, la legge dovrà essere “corretta”, come, ancora non si sa. La proposta di Soru, sintesi del lungo dibattito è: rinviare il discorso sulle strutture ricettive alla prossima Riforma, e nel frattempo accelerare con l'adeguamento dei Piani urbanistici dei Comuni.
Contestata sia dagli imprenditori che dagli ambientalisti (per i primi troppo rigida nei divieti e nelle cubature in più, per i secondi il cavallo di troia per spaventose speculazioni immobiliari) la nuova legge edilizia ha carattere d'emergenza, tappa il buco lasciato dal Piano Casa di Cappellacci scaduto a novembre (che l'attuale Giunta non ha voluto assolutamente prorogare).
Ieri, prima si è riunita la segreteria del Pd, poi, dal pomeriggio a notte, la direzione, a porte chiuse e tapparelle abbassate.
«Il centrosinistra sardo ha una tradizione importante sulla salvaguardia del paesaggio e del territorio e sugli strumenti di tutela della fascia costiera, una conquista acquisita dal 1989, che oggi rischiamo di mettere in discussione con conseguenze pericolose», dice Soru aprendo il suo intervento. «Naturalmente le istituzioni sono libere», ma l'auspicio è che la linea del partito non sia confusa e tentennante, e si agisca di conseguenza.
L'assessore all'Urbanistica Cristiano Erriu difende il disegno di legge, segue il dibattito e i numerosi «approcci differenti», sottolinea ancora che prevedere incrementi di cubature per le strutture ricettive entro la fascia dei 300 metri è visto in chiave di riqualificazione e competitività del settore turistico e sottolinea: «La Giunta farà una delibera che chiarisce nei dettagli le condizioni di utilizzo degli strumenti, le norme attuative, in sostanza». E ribadisce: «Niente cemento sulle spiagge, le vecchie lottizzazioni congelate non saranno resuscitate». Su questo, Erriu e Soru sono in perfetta sintonia e mettono il silenziatore a ogni voce contraria.
Quindi, ricapitolando, c'è il disegno di legge «scritto dall'ala dei “costruttori” del partito, il consulente di Erriu è Aldo Vanini, l'ingegnere urbanista dello studio di Antonello Cabras», ricorda uno dei partecipanti al summit di ieri, «poi c'è il testo rivisto dalla Commissione guidata da Antonio Solinas, sempre di area Cabras, entro lunedì saranno presentanti moltissimi emendamenti anche dalla maggioranza, la Giunta sta elaborando i suoi, il segretario del Pd segnala le sue modifiche e adesso vedremo pure le norme attuative. Non ci staremo attorcigliando un po' troppo?».
Continua Soru: «L'edilizia non è il motore dell'economia regionale, l'aumento di occupazione degli ultimi mesi è dovuto non ai presunti benefici del Piano Casa, ma a effetti congiunturali come la riduzione dei tassi d'interesse e la ripresa degli investimenti in opere pubbliche». Altri aspetti bocciati da Soru: va stabilito un termine di validità, subordinato all'entrata in vigore della legge urbanistica e comunque non oltre il 30 giugno 2016. Ancora: sui Puc «la Giunta dia un messaggio forte ai Comuni, per accelerare»; per i premi di cubatura nelle zone B, C, D, e nei centri storici, si sta nei limiti dei piani particolareggiati; sull'agro, la possibilità edificatoria sia vincolata alle superfici di tre ettari, sia nelle zone costiere che interne.
Cristina Cossu